Il disorientamento del cliente medio
Peschiera del Garda primo giorno d'estate, un incontro con un risparmiatore pensionato insieme alla moglie che dal 2014 detiene quote di 2 fondi obbligazionari senza particolari risultati positivi.
L'insofferenza per la mancanza dei risultati del passato è palese, la richiesta ovvia è come sia possibile ottenere di più.
Dopo avere analizzato il contenuto dei sui prodotti ( titoli prevalentemente Investment grade coerenti con il suo profilo Mifid e con la sua età ) siamo passati alla analisi di eventuali titoli singoli che oggi nei paesi periferici presentano quotazioni sotto la pari anche se pagano cedole ampiamente sotto l'1% lordo con scadenze pluriennali.
Lo sconforto coglie il cliente alla bocca dello stomaco quindi lo accompagno alla visione di alcuni titoli Corporate ed High Yield a puro titolo di conoscenza e coglie il sostanziale cambio di passo dei rendimenti e a completezza dell'informazione finanziaria cominciamo a parlare di rischio specifico ( peraltro non facilmente individuabile a priori ) e la spiegazione verte sul fatto che queste analisi sono campo di azione dei gestori non di un Consulente Finanziario che individua prodotti e servizi coerenti con esigenze e profilo di rischio del cliente. Per meglio comprendere la spiegazione si evidenzia che alcuni titoli hanno tagli minimi da 100.000,00 euro modalità con la quale il regolatore disincentiva l'acquisto da parte del piccolo risparmiatore.
Mi rendo conto che questo mondo finanziario non gli appartiene l'incredulità è a dir poco palpabile ed esce la considerazione inattesa : " tutto quello che mi sta dicendo vale anche per i miei soldi che ho investito nella mia Banca ? "
Qui voglio terminare questo racconto di un incontro che lascia un po di amaro in bocca pensando a dei risparmiatori che vengono ( nel limite delle possibilità ) educati al funzionamento dei prodotti solo da alcuni operatori del mercato, non sto dando giudizi di alcun genere ritengo solo che la strada della consapevolezza sia ancora lunga, tortuosa e cozzi frontalmente con il bisogno assoluto di fare bilancio di ogni istituzione finanziaria compreso il Consulente.
Penso che forse la separazione netta dei compensi sia la strada migliore parcella per il Consulente, costo della custodia per la Banca e commissione di gestione per il Gestore ad ogni attore le proprie responsabilità ed i propri compensi.