Il fuoco amico è contro te stesso

Il fuoco amico è contro te stesso

La ritirata caotica.

 

La battaglia di Karansebes è uno di quegli episodi storici che, seppure poco conosciuti, offrono insegnamenti profondi e duraturi.

 

Avvenuta nella notte tra il 17 e il 18 settembre 1788, questa battaglia non contrappose due eserciti nemici l'uno contro l'altro, ma fu una catastrofe autoinflitta dall'esercito austriaco.

 

Nel 1788, il Sacro Romano Impero, sotto l'imperatore Giuseppe II, era in guerra con l'Impero Ottomano. Le tensioni tra queste due potenze avevano portato a molteplici conflitti nel corso dei secoli, e questo periodo non faceva eccezione.

 L'esercito austriaco, composto da soldati di varie nazionalità e lingue, era accampato vicino al fiume Timiș, nell'attuale Romania, in attesa di affrontare le forze ottomane.

 

La notte della tragedia, un distaccamento di esploratori austriaci fu inviato alla ricerca di tracce dell'esercito ottomano.

 

Tuttavia, invece di incontrare il nemico, incontrarono un gruppo di zingari che vendevano alcolici. Gli esploratori ne acquistarono grandi quantità e cominciarono a bere, raggiungendo presto uno stato di ubriachezza.

 

Altri soldati, venuti a conoscenza della presenza di alcolici, si avvicinarono al luogo per unirsi alla festa.

 

Qui iniziarono i problemi: nacque una lite per il possesso di alcol, che presto degenerò in una rissa. Nel bel mezzo della rissa, uno dei soldati sparò un colpo in aria, innescando una catena di eventi fatali.

 

Lo sparo causò il panico tra i soldati, molti dei quali erano già nervosi per la possibilità di un attacco ottomano. Sentendo lo sparo, alcuni soldati iniziarono a gridare che gli ottomani stavano attaccando.

 

La situazione si aggrevò quando i vigilanti tentarono di ristabilire l'ordine gridando "Alt! Alt!", ma molti soldati, che non parlavano tedesco, capivano "Allah! Allah!", il che rafforzava la loro convinzione di essere sotto attacco da parte delle forze ottomane.

 

Il panico si diffuse rapidamente in tutto il campo.

 

I soldati, nel cuore della notte, molti sotto l'effetto dell'alcol, iniziarono a sparare indiscriminatamente, senza sapere contro chi sparavano. La confusione portò diverse unità dell'esercito austriaco a iniziare a scontrarsi tra loro, credendo di combattere il nemico.

 

La situazione divenne insostenibile quando i reparti di artiglieria, confusi dagli spari e dalle grida, cominciarono a sparare con i cannoni.

 Nel caos che seguì, molti soldati furono investiti dai loro stessi compagni che cercavano di sfuggire al presunto attacco ottomano.

 Gli ufficiali, incapaci di ristabilire l'ordine, osservavano le loro truppe sparpagliarsi in tutte le direzioni.

 

Il risultato fu una ritirata caotica che lasciò numerosi soldati morti o feriti, vittime del fuoco amico e della disperazione.

 

Quando il vero esercito ottomano arrivò due giorni dopo, trovò il campo di battaglia vuoto e senza resistenza, con i resti del disastro ancora visibili.

 

La battaglia di Karansebes è un chiaro esempio di come la mancanza di comunicazione efficace, l’indisciplina e il panico possano trasformare una situazione sotto controllo in una catastrofe.

 

Nel mondo del trading, i mercati finanziari possono essere volatili e caotici come una battaglia mal gestita.

 

Alle volte, quando facciamo trading o investiamo denaro possono esserci condizioni che ci mettono sotto pressione. Attenzione a non ingaggiare una battaglia contro noi stessi: è una delle cose peggiori ci possano capitare.

 

Il panico può essere altrettanto distruttivo sui mercati finanziari quanto lo è stato sul campo di battaglia.

 

Rimanere calmi, tenere il controllo emotivo e non reagire impulsivamente. Lo so, sembra facile e non lo è per nulla: ricordati che il fuoco amico, in questo caso, è contro te stesso.

 

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Giampiero Papini

Consulente settore energia

7 mesi

In questa "babele" di informazioni e fake news in mondo che corre troppo in fretta dove non si vuole trovare il tempo necessario per riflettere,mi sembra la descrizione di quello che sta succedendo in generale: politica, economia, finanza, relazioni interpersonali. Frenesia e cattiva comunicazione, mancanza di umiltà e rispetto dilagano.

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