Il futuro del turismo del lusso? Il valore del tempo.

Il futuro del turismo del lusso? Il valore del tempo.

di Andrea Cerrato - Il turismo del lusso si evolve.

Non è più solo sinonimo di spese elevate, ma di esperienze uniche, personalizzate e autentiche. Per alcuni, il lusso si misura in hotel a cinque stelle e resort esclusivi, per altri, nel tempo dedicato a vivere le proprie passioni, lontano dai ritmi frenetici. L’Italia, da sempre meta privilegiata per il turismo d’élite, sta intercettando questa trasformazione, offrendo opportunità anche alle sue aree interne, quelle Piccole Italie spesso trascurate dai flussi turistici tradizionali.

Il continuo studio di dati e il rapporto quotidiano con tour operator e turistisi ci autorizza a dire che il concetto di lusso nel turismo è radicalmente cambiato.

Oggi i viaggiatori di alta gamma non cercano solo comfort e ostentazione, ma esperienze che arricchiscano l’anima. Questo nuovo lusso è sinonimo di autenticità, sostenibilità e personalizzazione. Che si tratti di un ritiro di yoga in un borgo medievale, di una vendemmia privata in un’azienda vinicola o di una cena stellata cucinata dallo chef direttamente nella cucina di un’antica villa, il focus è sul valore del tempo e delle esperienze.

L’Italia è da sempre un simbolo di lusso: arte, cultura, enogastronomia e paesaggi unici sono il mix perfetto per attirare un pubblico sofisticato. Le grandi città come Roma, Venezia, Milano e Firenze continuano a essere magneti per il turismo d’élite, ma sempre più viaggiatori scelgono mete meno convenzionali, un'opportunità incredibile per le aree oggi ancora marginali.

Uno degli sviluppi più interessanti del turismo del lusso in Italia è il crescente interesse per le aree interne, spesso trascurate. Questi territori, ricchi di storia, tradizioni e paesaggi mozzafiato, rappresentano un’opportunità straordinaria. Il nostro gruppo di lavoro, Promo, da anni lavora per creare nuove destinazioni turistiche o riposizionare quelle in sofferenza.

Investire in infrastrutture, preservare il patrimonio culturale e naturale e incentivare forme di turismo sostenibile sono le chiavi per attrarre un pubblico d’élite. Il turismo lento fatto di cammini, itinerari enogastronomici e soggiorni in dimore storiche sta già riscuotendo un notevole successo tra i viaggiatori più esigenti.

Il futuro del turismo del lusso in Italia passa inevitabilmente attraverso la sostenibilità. La domanda di esperienze autentiche (vere!) sta spingendo gli operatori a collaborare con le comunità locali, offrendo non solo servizi di qualità, ma anche un impatto positivo sui territori. Per esempio, restaurare dimore storiche per trasformarle in boutique hotel o creare percorsi tematici (ed esclusivi) legati alle eccellenze enogastronomiche del luogo.

Le aree interne possono beneficiare di questo trend, ma è necessario adottare un approccio strategico. La promozione del territorio deve essere preceduta da una strategia condivisa con la comunità locale, alla base dell'Economia delle Relazioni.

Il turismo del lusso in Italia sempre più sarà un viaggio alla scoperta del tempo e delle emozioni, piuttosto che della mera ostentazione. Questo trend rappresenta un’enorme opportunità, investire in sostenibilità, autenticità e collaborazione con le comunità locali è la strada da seguire per garantire un futuro luminoso a questo settore in evoluzione.

Cosa ne pensi?

progetti@promoads.it

Oronzo Blasi

Innovation Technology

3 giorni

INTERESSANTE..Se in Italia il turismo di lusso si destagionalizza come tutti gli arrivi per turismo l'Italia fa bingo e diventa leader mondiale...addio ai lavori stagionali poveri e alle paghe da fame...aumenta la produttività, l'efficienza e la qualità a vantaggio degli operatori e dei consumatori anche nazionali....

Molto interessante. Ci sono già casi concreti che si possono prendere come esempio?

Camillo Iacono

Direttore presso Albergo Terme San Lorenzo

1 settimana

E qui bisogna chiedersi se turisti ricchi significa anche turisti di "qualità "

Sergio Cucini

esperto di turismo

1 settimana

Sono perfettamente d' accordo anche se uscirei dal cliché del "lusso" e parlerei di turismo consapevole, soprattutto per demolire la nuova retorica della ricerca del turista-alto-spendente che è diventata la preda preferita da chi maneggia il turismo come fosse un campo da arare. Il lusso è un mondo a parte che, nelle premesse, deve rimanere una nicchia altrimenti perde la qualità principale: l' esclusività.

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