Il marketing del possesso

Il marketing del possesso

Osservando i listini delle auto elettriche viene da chiedersi come mai una Nissan Leaf parta da meno di 30mila Euro, mentre per una Tesla ce ne voglio 80. Potremmo rispondere che la differenza è nel design, ma non giustifica un prezzo di quasi tre volte superiore. Se si guarda la meccanica poi ci si rende conto di come le piattaforme siano simili e le batterie non adottano soluzioni rivoluzionarie (la lunga durata non è frutto di una tecnologia avanzata, ma della voglia di inserire più celle possibile). In pratica è come avere una batteria più grande, non più efficiente.

Il segreto è nel marketing e nelle straordinarie capacità di Elon Musk di riuscire a creare il cosiddetto “bisogno di possesso”. Se pensiamo meglio a queste tecniche applicate al settore automotive, non possiamo non tornare con la mente al grande Enzo Ferrari, che puntando su vetture bellissime ed esclusive riusciva a creare un desiderio di possesso tale da poter finanziare la costruzione delle stesse con gli anticipi e le prenotazioni dei clienti.

Bisogna puntare sul “desiderio”. Quando tutti desiderano un qualcosa, chi ha la possibilità deve avere quel qualcosa per essere desiderato da tutti.

Cominciate a vendere sogni, prima che merci.

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altre pagine consultate