Il mio primo Pulse, cosa dirvi....?

Ci siamo, il mio primo post su Pulse e la sensazione è identica a quando mi sono trovato per la prima volta a parlare in pubblico di Business, di Cloud, di Digital Trasformation. Davanti a me clienti conosciuti che sfoggiavano il sorriso di chi è pronto ad ascoltare una voce amica, ma soprattutto quelli che si presentavano per la prima volta in una sala da 100 posti, dentro la sede della più grande multinazionale del software per cercare di comprendere quei concetti così distanti... Business, Cloud, Digital Trasformation. Marzo 2011 e sembra così recente ma quella paura la ricordo ancora, la paura di non riuscire a convincerli, di non riuscire a far uscire neanche una sillaba, la testa ti dice vai ma sei un manichino con lo stomaco stretto in un pugno. Chissà se anche Felix Baumgartner ha provato la stessa sensazione quando si è trovato sul bordo della pedana a circa 40 km di altezza... Lo so, non è paragonabile ma un sentimento, uno tra i più nobili, ci ha resi simili: la paura.

Sei anni di eventi, relazioni, incontri pubblici, confronti, studio che mi hanno consentito oggi di poter sfoggiare il sorriso migliore e "Benvenuti a tutti e grazie per la vostra partecipazione..."; Ok adesso dobbiamo fare quello che in gergo si chiama Ice Breaking, rendere fin da subito l'ambiente meno formale, apatico, didattico, noioso possibile. Non è facile ma con il tempo si riesce ad avere un repertorio di spunti che in molti casi sono un vero e proprio salvagente.

Ho scritto "studio" non a caso perché la vera svolta c'è stata durante un coaching di Vendita Strategica, tenuto da Marco Rosetti - Managing Director at BTS -, durante il quale abbiamo affrontato il tema della Comunicazione Efficace. Tutto concentrato sulla parola SUCCESs che ovviamente, da tradizione americana, è un acronimo dei pillar fondamentali di una comunicazione di successo:
Simple, Unexpected, Concrete, Credentialed, Emotional, Stories
Più elementi riusciamo ad inserire e più la nostra idea fa presa, e devo dire che facendo miei questi riferimenti ho riscontrato un maggior interesse in chi ascolta soprattutto argomenti lontani dalla quotidianità.

Ah quasi dimenticavo, ho anche capito che avevo un nemico giurato prima invisibile ma ormai lo vedo negli occhi degli astanti: La Maledizione della Conoscenza. Avete presente quando siamo in aereo, le Hostess che spiegano le procedure di sicurezza, le uscite di emergenza, come allacciare il... si l'avete presente ma non le seguite perché pensate che a forza di svolazzare tra Roma e Milano almeno una volta a settimana siete preparati ad ogni evenienza! Ma sapreste spiegarlo voi agli altri passeggeri? Sareste così autorevoli da lasciare un ricordo nella loro mente? Quanto meno dove si trova il giubbotto gonfiabile (sotto il sedile o sopra la vostra testa? attenzione a cosa rispondete...)

Credo sia venuto il momento di condividere con voi lo "studio" consigliandovi il libro "Idee Forti" (Chip & Dan Heath), più volte mi sono fermato facendo mente locale ad eventi aziendali, cene tra amici, pranzi di lavoro e non so ma spuntava il sorriso. Magari succederà anche a voi.

Ecco, ho rotto il ghiaccio... Ho iniziato a scrivere non sapendo cosa scrivere, ho letto, modificato, corretto, lasciato inalterato gran parte di quello che vedete qui sopra. E' curioso scrivere qualcosa non potendo avere un riscontro immediato, un incrocio di sguardi, un contraddittorio... un vero e proprio salto nel buio.

Cristiano