Internet of Thinks ovvero il Mentalismo 2.0

Internet of Thinks ovvero il Mentalismo 2.0

In origine fu Internet delle Cose, così attuale e innovativo... a pensarci bene il monitoraggio di parametri digitali lo facevo a scuola a fine anni 80, materia “Sistemi”, si costruiva la classica serra con termometro e igrometro digitale, su una scheda millefori realizzavo un sistema con microprocessori, generatori di onda quadra NE555, NAND, NOR… e alla fine quando faceva freddo automaticamente si accendeva un phon, l’aria diventava secca e partiva un piccolo impianto di irrigazione. Nel 1989 a scuola facevamo il Management of Thing, le reti neurali (internet) erano all’orizzonte.

Siamo nel 2016 una delle aziende leader negli ascensori tiene sotto Monitoraggio il proprio installato a Manhattan, per avere sotto controllo lo stato di salute dei componenti soggetti ad usura e soprattutto per fare Analisi Predittiva sulle manutenzioni. Basta con il tecnico che ogni 15 giorni fa il giro di tutti gli impianti, adesso va solo dove serve con un consistente abbattimento dei costi, soddisfazione dei clienti, aumento del margine aziendale.

Ma spingiamoci oltre… Smart City. Parcheggi che parlano con le auto, sistemi di gestione delle consegne delle merci nelle ZTL in base alla capacità dei magazzini, cassonetti che trasmettono in tempo reale quanta spazzatura si trova all’interno per una raccolta puntuale senza eccessi fuori dai contenitori, appartamenti che predispongono il clima ideale non appena il padrone di casa esce dall’ufficio, frigoriferi che mandando messaggi su cosa inserire nella lista della spesa, braccialetti che monitorano i parametri vitali per migliorare il nostro benessere… potrei continuare per ore. Monitoraggio ed Analisi Predittiva di parametri prestabiliti, ma questa è la punta dell’iceberg.

La vera frontiera è l’Internet of Thinks!!! Non è un errore ortografico anche se in realtà la mia riflessione è partita proprio da quel tipo di errore scritto a grandi lettere in una presentazione aziendale.

Abbiamo visto la gestione di informazioni precise, dal battito cardiaco alla velocità di rotazione dell’elica di una turbina. La nuova frontiera è il monitoraggio di quello che passa dalla nostra testa, dai pensieri alle emozioni.

Ma come è possibile monitorare un parametro astratto non condizionato? Semplicemente facendo in modo che gli esseri umani utilizzino un unico codice identificativo, l’Hashtag. Basta anteporre il simbolo # per avere accesso ad un illimitato numero di informazioni sulle quali fare Monitoraggio ed Analisi Predittiva. Quindi… ci troviamo con un potenziale di circa 6 miliardi di dispositivi umani che trasmettono, indotti o volontariamente, un flusso continuo di dati eterogenei.

Vediamo qualche esempio applicato: Ogni anno si svolge il Festival della Canzone Italiana, il prossimo anno avremo #Sanremo2017, siamo alle finali e il podio se lo contendono #nelbludipintodiblu (Domenico Modugno) #fiumidiparole (Jalisse) #terrapromessa (Eros Ramazzotti), in quei giorni sui vari social quali Twitter, Facebook, Instagram, Pinterest, etc. questi Hashatag diventeranno Trending Topic e gli analisti potranno avere in tempo reale il gradimento della trasmissione e dei brani attraverso una serie di algoritmi che di fatto attuano la cosiddetta Sentiment Analysis ovvero l’analisi testuale e linguistica. In origine si chiamavano sondaggi d’opinione, si facevano al telefono su un campione ristretto ma indicativo (leggi 1000 telefonate). Ora non chiamo più un essere umano per sapere cosa pensa ma analizzo i suoi pensieri e sentimenti perché li pubblica su Internet e maggiore è il numero di utenti che scrivono e con ragionevole precisione avrò il risultato della mia ricerca. E secondo voi oggi non ci saranno degli analisti che stanno controllando i seguenti hashtag #referendumcostituzionale #iovotono #iovotosi ? Risposta scontata e in base all’attuale gradimento ci saranno dei cambi di strategia comunicativa per favorire uno dei due voti… Monitoraggio ed Analisi Predittiva.

Spostiamo questo modello sul mondo del lavoro, incrociamo @company #evento #brand #prodotto e possiamo fare un’analisi del business. Già che ci siamo incrociamo l’attività social dei clienti correlata con @company per avere un quadro praticamente completo del patrimonio di quell’azienda. Vogliamo capire se i dipendenti sono attratti dalla propria compagnia? Basta monitorare in quanti rilanciano i messaggi social aziendali.

Ciliegina sulla torta, se l’azienda è quotata in borsa basta “inquinare” i dati per affossarla o portarla in auge, perché gli acquisti massivi delle azioni vengono attuati attraverso complessi algoritmi di analisi e modelli predittivi che H24 comprano/vendono azioni.

Ricapitoliamo, l’Internet of Thinks è il sistema di monitoraggio e analisi predittiva dei pensieri degli esseri umani. Quindi vale la pena pagare 19 miliardi di dollari per comprare Whatsapp oppure investire 26 miliardi per comprare Linkedin?

Che un navigatore mi aiuti a trovare il percorso stradale migliore, ci sta tutto. Che un Intelligenza Artificiale definisca la strategia di business di un azienda, potrebbe essere un rischio ma la tentazione di assecondarla è forte. Il punto di non ritorno è se un giorno arriveremo alla Singolarità Tecnologica ovvero un momento, congetturato nello sviluppo di una civiltà, in cui il progresso tecnologico accelera oltre la capacità di comprendere e prevedere degli esseri umani.

Vado a controllare #InternetOfThinks :)

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