Il mistero della prosperità: una riflessione sul denaro come mezzo, non come fine

Il mistero della prosperità: una riflessione sul denaro come mezzo, non come fine

Il denaro come energia e simbolo

Lui è pura energia.

Il Denaro non appartiene a nessuno, anche se molti si illudono che basti averne tanto per possederlo davvero. Non è fedele come un cane: non scodinzola restando fermo a casa, sotto un materasso o in cassaforte. Il Denaro ama il movimento, la dinamicità. Vive per essere protagonista di imprese memorabili.

Tra noi c’è sempre stata una sorta di zona franca, un territorio sospeso tra rispetto e distanza. Lui non si è mai concesso smodatamente per compiacermi, mantenendosi piuttosto a una distanza calcolata, come se dosasse con precisione la sua presenza in base ai miei reali bisogni. Mai troppo, mai troppo poco: sempre quanto bastava per consentirmi una vita dignitosa.

Non ho ancora capito se mi accontentavo davvero o se, in fondo, accettavo quel limite per non mettermi in gioco, per non rischiare di espormi. Forse avevo paura di osare, di spingermi verso quelle imprese audaci che Lui, amante del rischio e delle fluttuazioni, avrebbe probabilmente apprezzato, ma che io evitavo per un malcelato senso di codardia.

Il Dialogo: Una conversazione illuminante

Un giorno Lui prese una forma inedita, sorprendente. Non più una presenza astratta e intangibile, ma un essere antropomorfico, capace di parlare e ascoltare. Il Denaro, nel suo stato di forma-pensiero, può assumere infinite sembianze all’interno del nostro mondo interiore. Quella volta, però, scelse di apparire reale e tangibile, dando vita a un dialogo inaspettato e interessante.

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"Se il denaro potesse parlare, cosa ti direbbe? Leggi l'articolo completo su Entradentro Blog per scoprire la risposta."

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Francesco Perticari

Consulente vendite, MKT e Coach aziendale

4 settimane

ciao Marco, grazie per la condivisione... a presto e complimenti per i tuoi innumerevoli traguardi. 😉

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