I soldi hanno la voce
Il mio impareggiabile nonnino, alto un metro e novanta, mi veniva a prendere nel pomeriggio e facevamo una passeggiata sino al bar nella piazza dove ci sedevamo e parlavamo di finanza spicciola, quella mai imparata nei master di prestigiose università, ma appresa per strada, nella vita di tutti i giorni, nello sforzo continuo di trovare soluzioni imprenditoriali brillanti e proficue.
“Ricordati che i soldi hanno la voce…. E si chiamano tra di loro…”
Il mio nonnino mi stava spiegando la diseguaglianza tendenziale nella distribuzione della ricchezza, una roba che si misura con il coefficiente di Gini, se ricordo bene…. Eppure, lui la conosceva già!
Intendeva dire che i soldi tendono ad accumularsi preferibilmente nelle mani di chi possiede già significative risorse ed ha la possibilità di investire ulteriormente ed assicurarsi ulteriori incrementi di ricchezza; e le proposte gli arrivano direttamente proprio perché nel suo ambiente è nota la sua possibilità di detenere risorse passibili di investimento.
Per questo l’importante è iniziare ad accumulare un capitale, partendo dalle entrate provenienti dal lavoro dipendente o autonomo, e mi viene in mente il libro di Robert Kyosaki “I quadranti del cash flow”.
È un libro che spiega quali sono le quattro vie per produrre entrate, e come è possibile spostarsi dalla mera produzione di reddito alla produzione di ricchezza.
La prima via è quella del Lavoratore dipendente che è caratterizzata da garanzie di sicurezza e stabilità, che per la verità sono sempre meno sussistenti.
Un’altra via è quella del Lavoratore Autonomo che fornisce la sensazione di lavorare per se stessi, ma in realtà è una attività che assorbe tantissimo tempo ed è lontana dall’idea di libertà finanziaria
La terza via è quella del Titolare d’impresa, che costituisce il primo quadrante della libertà finanziaria, nella misura in cui si riesce ad utilizzare lo strumento della delega, facendo lavorare gli altri per disporre di maggior tempo libero.
La quarta via è quella dell’investitore che ha l’obiettivo di assicurarsi un sostanzioso cash flow, partendo dal proprio capitale, investendo cioè e risparmiando al tempo stesso per generare via via ulteriori flussi di cassa in entrata. E’ un’attività che, se ben organizzata, consente di impiegare poco tempo per produrre significativi risultati.
Ma richiede un ferreo impegno al risparmio nella fase di accumulazione.
Quanto siamo lontani dal consumismo moderno!