Il nuovo "diritto alle fonti rinnovabili"
L'energia rinnovabile è una fonte di energia pulita che può essere utilizzata per soddisfare le esigenze di sviluppo sostenibile, sia a livello locale che internazionale. Si tratta di una fonte di energia inesauribile, in grado di fornire energia a basso costo e con basso impatto ambientale.
Le fonti di energia rinnovabili sono l'energia solare, l'eolica, l'idroelettrica, la geotermica, l'energia prodotta dai rifiuti e l'energia del mare. Queste hanno un impatto ambientale minimo e non comportano l'utilizzo di combustibili fossili, che sono responsabili di emissioni di gas serra e altri inquinanti.
Come è noto, uno dei principali vantaggi dell'energia rinnovabile è che può essere prodotta in modo pulito e sostenibile. Si tratta infatti di una fonte inesauribile che può essere prodotta senza inquinare l'ambiente e può essere utilizzata per soddisfare una vasta gamma di esigenze energetiche, come il riscaldamento, la climatizzazione, l'illuminazione, il trasporto e l'alimentazione di apparecchiature elettroniche.
E’ altresì noto che l’utilizzo di fonti rinnovabili contribuisce a ridurre l'impatto ambientale delle nostre attività e delle nostre scelte di vita, favorendo la riduzione delle emissioni di gas serra, che sono tra le principali cause dei cambiamenti climatici.
Le fonti energetiche rinnovabili sono dunque quelle che non sono destinate a esaurirsi. Non tutte, fra le tante risorse della terra che utilizziamo, hanno questa capacità di poter essere rigenerate per il nostro impiego e, fra quelle rinnovabili, alcune possono essere rigenerate più velocemente di altre, a favore di una maggiore sostenibilità e quindi di un maggior impatto in termini di efficienza energetica. Si tratta comunque sempre di energie pulite con un impatto ambientale minimo rispetto a quello provocato dalle fonti energetiche non rinnovabili, raggruppabili in due grandi categorie: combustibili fossili e combustibili nucleari. I primi derivano da materia organica sedimentata negli strati terrestri. Tra i principali ci sono il carbone, il gas naturale ed il petrolio greggio. I combustibili nucleari derivano invece principalmente dall’uranio. Tutte le energie non rinnovabili sono quindi generate da fonti esauribili e, nella maggior parte dei casi, anche fortemente inquinanti.
Energie rinnovabili in Italia.
Nell'ambito del processo di transizione energetica, l’Italia è fra le principali utilizzatrici di energia rinnovabile, in particolare nel 2018 l’Italia si è posizionata al 3° posto in Europa per contributo ai consumi di energia da FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) e al 4° posto considerando il contributo ai consumi di energia complessivi. Dal Rapporto 2018 Fonti rinnovabili in Italia e in Europa emerge, inoltre, che tra i cinque principali Paesi UE per consumi energetici complessivi, l’Italia registra nel 2018 il valore più alto in termini di quota coperta da FER (circa 18%).
A livello di singole fonti, sul totale delle energie rinnovabili, in Italia (fonte Terna “Statistiche Regionali 2018”):
il 52% proviene da risorsa idroelettrica
il 23% da solare fotovoltaico
il 18% da fonte eolica
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il 6% da altre fonti (ad es. geotermoelettrica)
L'energia pulita è quindi in crescita, sia per i suoi vantaggi ambientali sia per quelli economici, come la possibilità di usufruire delle detrazioni del cosiddetto ecobonus o degli incentivi del conto termico.
La legislazione sui pannelli solari è uno dei principali argomenti di discussione al momento. La ragione principale è che l'energia solare sta diventando sempre più popolare ed è sempre più facile accedere ai finanziamenti per l'installazione di impianti fotovoltaici. Ma cosa prevede la legislazione in questo settore?
In generale, la legislazione esistente è abbastanza favorevole agli impianti fotovoltaici. In molti paesi, la legge prevede l'incentivo della detrazione fiscale, che consente ai proprietari di abbattere i costi iniziali.
Inoltre, una parte della normativa comunitaria ha previsto l'obbligo di produrre parte della propria energia da fonti rinnovabili. Questo obbligo è stato introdotto in molti paesi, tra cui l'Italia e il Regno Unito per incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili e ridurre l'impatto ambientale dei combustibili fossili.
In sintesi, la legislazione sui pannelli solari è abbastanza favorevole e prevede incentivi e obblighi per sostenere l'installazione di impianti fotovoltaici e assicurare che l'energia prodotta venga utilizzata in modo efficiente.
Negli ultimi anni, l'Italia ha fatto grandi passi avanti nell'utilizzo di fonti di energia rinnovabili tra le quali, in primis, l'energia solare. Con l'avvento della tecnologia solare, la legislazione italiana ha incluso incentivi per l'installazione di pannelli solari per le abitazioni private e le imprese, come il decreto legislativo n. 28/2011 che consente ai proprietari di beneficiare di una detrazione fiscale del 65% sulla spesa sostenuta per l'installazione e la manutenzione del sistema. Inoltre le imprese possono beneficiare di incentivi ancora più vantaggiosi; vantaggi previsti dal decreto legge n. 63/2013 che ha introdotto una tassa ridotta sull'energia solare autoprodotta, consentendo alle imprese di vendere l'energia in eccesso alla rete.
Tale decreto consente alle imprese di beneficiare di una detrazione fiscale del 50% sulla spesa sostenuta per l'installazione e la manutenzione del sistema; incentivi questi progettati per incoraggiare l'utilizzo di fonti di energia rinnovabili in Italia e contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici.
A seguito dei predetti interventi normativi e di molti altri che si sono succeduti nel tempo, alcuni commentatori ritengono si possa ormai parlare di “diritto alle fonti rinnovabili” intendendo quella branca del diritto dell’energia volta a disciplinare il mercato energetico che, sia a livello mondiale che europeo, rappresenta una tra le più remunerative fonti di business.
Per quanto concerne poi gli aspetti legali connessi alla fattibilità di un’operazione d’investimento che abbia ad oggetto lo sviluppo e la realizzazione di un impianto industriale fotovoltaico, sono diversi i campi del diritto in cui il business lawyer è tenuto ad operare: dal diritto amministrativo al societario, dalla normativa ambientale alla contrattualistica internazionale di settore fino a sconfinare alla normativa tecnica industriale e al ricorso al c.d. project finance.