Il peso della leggerezza
Il peso della leggerezza. Paolo Casciato

Il peso della leggerezza

Profondo. Lascio che mi vedano leggero. Da quando ne ho consapevolezza e per scelta, consapevole. A volte colpevole. Non ho energie né tempo per sembrare chi non sono, non mi piacerebbe e comunque non riuscirei a essere: serioso, pesante. Altro. Un altro. Troppi altri qualsiasi. Già. Mi corteggio pensante; mi conto unico. Chi mi ritiene superficiale evidentemente non frequenta la profondità, non la conosce, non capirebbe. Me; figurarsi apprezzarmi. Peccato, chi non scontorna. Offro io. Pago io. Proteggo e sostengo per sempre la leggerezza. Non sprofondo.

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altri articoli di Paolo Casciato

Altre pagine consultate