Il piccolo mondo di molti...

Il piccolo mondo di molti...

Novembre 2022. Sono trascorsi oltre 2 anni e mezzo dall'inizio della pandemia e da quello che ha determinato la fine di un'epoca nonché l'inizio di una nuova era, forse...

Molte persone sono ancorate alle abitudini, alle metodologie attuate sul lavoro, agli scambi commerciali, alla contrattualistica (e potrei andare avanti) del pre-covid tanto da non riuscire ad inserirsi appieno nelle dinamiche di un mondo che sta cambiando.

Riflettevo in questi giorni relativamente alla diversa percezione di quanto accaduto , secondo la categoria professionale di appartenenza. Ad alcuni dipendenti, pubblici e statali, il Covid non ha neanche minimamente (apparentemente) stravolto la realtà economica a cui appartenevano. E' un dato di fatto che genera disequilibrio sociale anche nelle semplici relazioni. Come può un dipendente pubblico o privato che sia, comprendere le emozioni, i disagi, di un piccolo/medio imprenditore costretto a subire la chiusura forzata della propria attività con drammi economici che si sono inevitabilmente riversati sullo stile di vita e sulla quotidianità sua e del proprio entourage. Non può comprendere anzi, nella maggior parte dei casi ciò che viene interpretato dall'esterno è "solo" il "fallimento" di un'altra azienda. Sia chiaro, non è una colpa ma un dato di fatto sul quale riflettere perché è difficile immaginare l'interagire tra queste due realtà e le difficoltà comunicative, inevitabili!

Sono saltati equilibri, logiche, contratti, aziende, rapporti tra persone e coloro che hanno subito le perdite più ingenti non solo a livello economico, ma anche a livello emotivo e psicologico, faticano per salvaguardare la loro reputazione e posizione sociale. Nessuna tutela, solo tanto caos.

Il post lock-down avrebbe dovuto garantire un ponte di ripresa per le attività produttive delle aziende e per le Persone invece, una politica distratta da tanti altri problemi ha tirato dritto senza fermarsi a guardare il gran numero di "vittime" professionali lasciate sul terreno.

Oggi abbiamo, giustamente, una gran voglia di mostrare la ripresa al punto tale di essere disposti a dimenticare, rimuovere i passaggi che ci hanno messo in ginocchio mentre invece sarebbe interessante almeno analizzare e capire come ripristinare i rapporti e la comunicazione.

Tutti siamo stati danneggiati, ma solo una parte delle persone ha subito danni ingenti e perdite. Naturalmente il mio testo si riferisce alla professione e alle perdite relative alle aziende, al lavoro delle persone, non alle persone stesse. (Non sono in grado e non posso commentare ciò che esula dalle mie competenze e ha creato tanto dolore a troppe persone, massimo rispetto). Chi ha subito e con fatica tenta di rialzarsi deve anche tenere a bada "l'ira funesta" di alcuni piccoli individui, che vivono in un loro piccolo mondo, incapaci di comprendere ciò che il mondo reale ha subito.

Gianluigi Leoni

Editore Radio Vacanze, Agente di Viaggi e Speaker Radiofonico-Fondatore di Vacanze Dentali in Albania

2 anni

Quanto può essere semplice la verità se hai la fortuna di avere occhi per vedere

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altri articoli di Laura Parroni

Altre pagine consultate