Il potere dell'immagine e l'importanza del networking
Il 5 e 6 novembre, l’ Università Cattolica del Sacro Cuore di #Milano, ha ospitato la nuova edizione dell’evento internazionale ELLE ACTIVE!, dedicato al mondo del #lavoro femminile e che si tiene da oltre 11 anni a Parigi, dove è stato fondato, da 7 anni in Italia ma anche in Giappone, Corea, Cina. Nei due giorni sono stati calendarizzati oltre 80 appuntamenti fra tavole rotonde, masterclass, podcast e una mostra. Ho avuto il piacere di seguire due masterclass di mio interesse personale e lavorativo, che ho considerato collegate tra di loro: la prima è stata “Il potere dell’immagine e l’immagine del potere”, tenuta da Rossella Migliaccio, imprenditrice, autrice ed esperta di immagine.
Il focus della discussione ha ruotato sull’immagine e sulla valenza errata di “semplice superficie e di qualcosa di poco profondo”, invece di considerarla una parte integrante del nostro essere, uno strumento che può determinare anche il #successo di una persona. L’#immagine giusta permette di:
La forma dice molto dell’ambito in cui si lavora: ma in che modo?
Attraverso la possibilità di scegliere il nostro stile, perché c’è un nuovo power dressing che rompe la continuità con gli schemi del passato. Lo stile personale è un elemento da non sottovalutare perché non è necessario mortificare il proprio stile per omologarsi: altrimenti si diventa schiavi di un’immagine a cui ci si costringe ad uniformarsi. Lo stesso ruolo lavorativo che si ricopre, in ambiti diversi, può essere declinato attraverso immagini differenti: può rappresentare il risultato dei vari aspetti della nostra complessità.
Questa evoluzione di paradigma è stata resa possibile anche grazie ai #socialnetwork che ci hanno abituati a delle immagini imprenditoriali nuove, che ci fanno capire che non tutto deve essere omologato. I social hanno modificato gli schemi, portando le persone a poter mostrare anche la propria umanità, in nuovi contesti che fino a pochi decenni fa, erano del tutto impensabili!
Ciò che resta alla fine di un intervento di 45 minuti è: che la forma vuole sicuramente la propria sostanza ma che sarebbe veramente poco intelligente non considerare l'immagine come uno strumento della propria espressione personale, dei valori, dello status, dell'appartenenza ad un certo contesto. I vestiti che indossiamo, così come il nostro portamento, il make up (o la sua assenza), l’acconciatura e lo stile in generale, sono mezzi di comunicazione non verbale, che è utile imparare a curare per utilizzarli come dei validi alleati. Il power dressing è legato a doppio filo al concetto di personal branding.
La seconda masterclass ricca di spunti di riflessione è stata "Il potere del networking", tenuta da Valentina Goglio, associata W&T, professional coach ICF, alumni corporate relations @polimi glom, Women&Tech. Si è parlato di come sviluppare relazioni professionali di valore, in un nuovo contesto di lavoro ibrido grazie all'utilizzo degli strumenti digitali.
L'innovazione è rete. La #rete deve essere considerata come uno strumento per cacciare opportunità e come uno strumento di supporto che ci permette di non cadere. Fare networking significa però scoprire anche quello che tu puoi fare per gli altri. Come possiamo riuscirci? Essendo disposti ad aiutare il prossimo ma valutando l’impatto che ha in termini di tempo, fatica e denaro.
Uno dei passi fondamentali è mappare la propria rete per essere un buon networker. Oltre ai comportamenti da seguire, è importante essere consapevoli della propria rete e delle relative potenzialità. Il nostro sistema di relazioni è rappresentato da tutte le persone che si conoscono:
Consigliati da LinkedIn
Il networking ha 4 ambiti principali di applicazione:
Nel corso della masterclass sono state identificate ben 4 strategie che possono aiutarci ad essere veramente efficaci nel costruire valide relazioni:
Ciò che resta alla fine di un intervento di 45 minuti è: che bisogna diventare dei "facilitatori", rimettendo sempre in circolazione il valore che si riceve dalle proprie relazioni e non tenerlo mai per se; che è importante dare sempre un feedback gentile alla persona che si sta rivolgendo a noi per un aiuto/consigli; che è necessario prestare attenzione alla richiesta di contatti (conoscersi e capire obiettivi e coerenza); che è necessario l'utilizzo di strumenti quali il personal branding, lo #storytelling, #LinkedIn.
Chiudo questa riflessione ricollegandomi all'intervento della prima masterclass, attraverso questa citazione che ingloba anche l'importanza del networking:
"Il nostro valore professionale e personale è pari a il capitale di conoscenza + il capitale di relazione, moltiplicato per il capitale di reputazione".
Perché moltiplichiamo per "valore reputazionale"? Perché ogni numero moltiplicato per zero è sempre uguale a zero, nel caso avessimo dubbi sul valore reale della nostra reputazione.
(Paolo Gallo, La bussola del successo, 2016.).