IL POTERE

Era il mio primo anno alle superiori.

Il mio primo compito in classe, di lettere.

Era consuetudine, non so se lo è ancora, analizzare con il professore gli errori commessi nello svolgimento del tema proposto.

Al mio turno, il prof mi chiama ed insieme valutiamo il tema.

Qualche virgola, qualche punto, non male penso.

Ma all’ultima pagina, il giudizio: “3 copiato!”. Un pugno nello stomaco.

Ero stato per quasi un anno in isolamento all’ospedale per una malattia che neanche i medici sapevano cosa fosse.

In quel periodo avevo oliato gli ingranaggi del pensiero.

Non mi ha mai importato molto dei voti. Andavo a scuola, e studio, per imparare, per conoscere. Ma così, no!

Chi crede di essere quello? Più tardi venni a sapere che era un famoso letterato.

E così alla successiva occasione di un nuovo compito in classe di lettere, proposi al professore di invertire i ruoli.

Lui al mio banco ed io sulla cattedra.

Solo io, una penna, 2 fogli di protocollo.

Poco meno di mezz’ora e riempii quelle otto pagine ed uscii dalla classe.

Spiando dalla porta vidi che si fiondava sul mio tema ed estasiato lo divorava.

Il suo giudizio fu 10 e lode. 

Negli anni che seguirono e che abbi come insegnante di lettere lo stesso prof, solo qualche virgola e qualche punto.

Mi è capitato di partecipare a delle conferenze e convegni con lui presente o come relatore. Se per caso incrociava il mio sguardo, il suo tono di voce cambiava.

 Abbiamo sempre la possibilità di scegliere, di esprimerci e di vivere secondo il nostro volere indipendentemente dai ruoli che ciascuno di noi occupa nella società.

 Quel potere di scegliere per noi stessi, di decidere della nostra vita e che ti fa sentire finalmente libero.