Il risk management è una leva competitiva per le imprese italiane

Il risk management è una leva competitiva per le imprese italiane

L'edizione 2015 dell'Osservatorio sul Risk Management realizzato da RISKGOVERNANCE vede un'importante novità: l'inclusione nel campione di indagine anche delle grandi imprese, per avere una panoramica più completa del fenomeno in Italia, da cui la nuova denominazione "Osservatorio sul Risk Management in Italia".

Dalla terza edizione dell'Osservatorio, realizzato con la collaborazione di ANRA e CONFAPI INDUSTRIA, emerge una crescente maturità delle imprese italiane di tutte le classi dimensionali sui temi del rischio: sono in aumento significativo le imprese che vedono il rischio come fonte di vantaggio competitivo e quelle che intraprendono azioni di risk management (70% nel 2014 contro 37% nel 2013).  Sono soprattutto le Medie imprese a fare un balzo in avanti nell’adozione di tecniche di gestione dei rischi, passando dal 50% della rilevazione precedente all’85% dell’analisi attuale, superando di misura anche le grandi imprese (82%).

Venendo ai dati, si osservano evoluzioni positive sia sotto il profilo della visione del rischio da parte delle aziende analizzate nel campione (712 imprese su tutto il su tutto il territorio nazionale e appartenenti a tutti i settori dell’economia, che sono stati raggruppati nelle quattro macro-aree ‘’Servizi’’, “Commercio’’, “Manifattura’’ e “Costruzione”), sia nel processo di organizzazione e gestione dei rischi, sia nella scelta degli strumenti di copertura assicurativa e ancora nella comunicazione e formazione a una cultura del rischio. Peraltro, l’Osservatorio nell’edizione 2015 ha affiancato all’analisi delle PMI svolto negli anni scorsi, anche lo studio dei comportamenti delle grandi aziende, proprio con l’obiettivo di cogliere le differenze riguardanti la tematica della gestione del rischio anche in relazione alla dimensione aziendale. Ne emerge un quadro di crescita di tutte le variabili.

L’ultima edizione dell’osservatorio presenta un netto miglioramento nel livello di maturità mostrato dalle imprese italiane nei confronti della gestione del rischio – afferma Marco Giorgino, Direttore di RiskGovernance e Ordinario di Finanza al Politecnico di Milano - e ciò avviene per tutte le classi dimensionali. Il risultato è confortante per chi, come RiskGovernance, ha investito per anni in attività che contribuissero alla diffusione di una buona cultura del rischio. In tal senso, assumono un ruolo importante anche le attività di monitoraggio attivo e costante nel tempo effettuate attraverso l’Osservatorio, insieme alle attività di formazione e divulgazione. La crescita economica – continua Giorgino - passa anche attraverso una maggiore resilienza del sistema delle imprese e una crescente capacità di assumere rischi e cogliere opportunità. In tal senso, è fondamentale portare il tema del rischio in modo sempre più diffuso all’interno delle aziende, dai tavoli del Board ai manager di linea”.

Come anticipato, un’importante e positiva evoluzione si registra nella visione che le imprese hanno del concetto di rischio. Rispetto al passato, appare in aumento la maturità culturale espressa dalle imprese. Oggi ben l’81,9% del campione vede, infatti, il rischio come opportunità da gestire attivamente, contro il solo 49,5% del 2013.  

Risulta lecito chiedersi se tale balzo sia dovuto in tutto o in parte all’inclusione delle grandi imprese all’interno del campione analizzato. Scorporando le grandi imprese dal campione e focalizzandosi sulle piccole e medie, si ottiene un confronto diretto con i risultati degli Osservatori precedenti: la percentuale di PMI che nel 2014 adottano tecniche di gestione dei rischi, da confrontare con il 50% dell’anno precedente, si attesta all’85%, superando di misura addirittura le grandi imprese (82%). Il significativo miglioramento culturale emerso dai dati aggregati si conferma dunque reale e non distorto dal campione.

L’alta numerosità delle imprese che, nonostante la crescente esposizione al rischio negli ultimi anni, non vedono più il rischio solo come eventi negativi da evitare, ma ne colgono anche le opportunità associate, è un indice molto importante del progressivo miglioramento dell’approccio delle imprese al rischio – commenta Barbara Monda, Deputy Director di RiskGovernance al Politecnico di Milano. Eliminare completamente il rischio non è, infatti, né possibile né tantomeno auspicabile. ‘Rischio e rendimento’ sono un binomio inscindibile e così anche ‘rischio e opportunità’. Se le imprese vogliono cogliere opportunità di crescita, devono essere in grado di assumere e governare i rischi associati. Questa consapevolezza è il primo passo verso l’adozione di approcci avanzati, proattivi e integrati, alla gestione dei rischi e, in definitiva, di un sistema delle imprese più competitivo”.

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