Il Successo organizzativo: da sogno a realtà - cronaca di una serata ben riuscita
Parlare di sogni in azienda è sempre delicato; sebbene molte ricerche abbiano dimostrato il legame tra performance e benessere - per approfondire vi consiglio il blog degli amici e colleghi di science for work - il tema del sogno evoca fantasmi di poca concretezza. Eppure ci sono persone che non temono di esporsi e di nominare la propria visione di organizzazione. È nato così un evento voluto da Rosanna Gallo e dal team di Eu-trópia dal titolo: Il successo organizzativo: da sogno a realtà.
Rosanna Gallo è una donna e professionista estremamente consapevole e lucida che conosce bene le sfide che negli ultimi anni le aziende in Italia e nel mondo stanno affrontando. È forse proprio per questo che, per trasmettere il proprio messaggio di fiducia a una quarantina di HR e addetti ai lavori intervenuti il 2 marzo scorso all´evento organizzato da Eu-trópia in collaborazione con Este, si affida alle testimonianze di quattro relatrici e relatori d´eccezione:
- Mario Di Loreto, director of people value – Tim
- Antonella Stefanelli, San Pellegrino international pr & communication manager San Pellegrino Nestlè Waters ITA
- Alberto Fusi, chief human capital officer – ERG
- Chiara Bisconti, assessora al benessere – Comune di Milano
La scelta di Eu-trópia è stata quella di creare un evento interattivo e partecipato, in cui da subito il pubblico è diventato protagonista: prima di dare spazio ai relatori abbiamo raccolto e condiviso le aspettative delle persone presenti in sala. Questa partenza ha stimolato i nostri relatori che si sono potuti quindi orientare a quanto emerso rendendo il loro intervento dialogico e vicino piuttosto che istituzionale e distante. Durante gli interventi, poi, attraverso messaggi sms e WhatsApp su una linea dedicata, abbiamo raccolto le domande e gli stimoli per i singoli relatori per garantire un´interazione costante ma al tempo stesso fluida.
Gli americani usano l´espressione "presentare l´elefante rosa" per riferirsi a quando si esplicita un non-detto evidente e scomodo per liberare il campo da inutili imbarazzi. È proprio quello che è successo quella sera: il pubblico non ha risparmiato osservazioni critiche e domande sfidanti per i relatori. Relatrici e relatori non si sono nascosti e hanno risposto nel merito, senza giri di parole. E sono proprio il coraggio di esporsi, la voglia di favorire una partecipazione attiva e una comunicazione trasparente a fare da filo conduttore a tutte e quattro le storie di cambiamento raccontate durante la serata.
Siamo tornati a casa con la sensazione che si possa sognare in maniera concreta, trasformando i sogni in realtà e risultati tangibili creando valore per tutti gli stakeholder. Siamo tornati a casa con nelle orecchie il "voglio tutto" di chi non ha voluto scegliere fra carriera e maternità, fra profitto e sostenibilità e, soprattutto, siamo tornati a casa con la consapevolezza che sia possibile, non facile, non scontato, non dovuto, ma possibile!
A presto per un approfondimento su due temi: Il change management, come sperimentato dai nostri relatori nelle rispettive realtà, e il public speaking, abbiamo assistito a quattro relazioni molto efficaci e mi piacerà condividere con voi alcuni aspetti che fanno la differenza tra una relazione noiosa e una coinvolgente.