Il terrore della condivisione

Il terrore della condivisione

Si dimostra una certa apertura e facilità per una determinata fascia di utenti, ad utilizzare i Social Network per condividere e pubblicare foto di momenti privati, immagini più o meno fashion e più o meno ritoccate...

Quando si parla di professionalità, invece?

In quel caso è ancora estremamente radicata la rigidità nell'affrontare la condivisione... Cosa significa?

Significa molto semplicemente che è più appagante ad oggi far vedere quanto sono bella e come mi sono divertita sabato sera, piuttosto che mostrare un mio progetto... Una mia capacità in termini lavorativi.. Forse... Perchè oramai l'apparenza è talmente consolidata che la realtà non conta più... Forse perchè le competenze sono divenute rare e pregiate come il tartufo bianco ;-D

Condividere apertamente la propria professionalità con buon senso si intende, non mette a rischio una posizione raggiunta o uno status, questi stessi aspetti non faranno altro che amplificarsi, superare barriere, arrivare dove altrimenti non si potrebbe. D'altro canto si ricorda la sterilità di una presenza aziendale o professionale all'interno di un profilo social, che non sia quotidianamente attiva, aggiornata e di interesse rilevante.

Si alla condivisione, no alla paura.

Che ne dite?

www.rossellabiondani.com

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