Il tuo profilo, la Pagina Linkedin del tuo Studio Notarile e la teoria dei sei gradi di separazione

Il tuo profilo, la Pagina Linkedin del tuo Studio Notarile e la teoria dei sei gradi di separazione

“Come far sì che le persone parlino di noi sui social network? Bisogna essere interessanti e d’aiuto, e bisogna esserlo su base regolare.“ (Joe Pulizzi)

Nell’ottica di una coerente e strutturata strategia di Branding Notarile® non puoi tralasciare di curare il tuo profilo sulla piattaforma Linkedin, la Pagina del tuo Studio Notarile e di comprendere le dinamiche alla base della teoria dei sei gradi di separazione.

Al fine di chiarire appieno le differenze esistenti tra il profilo e la Pagina Linkedin (anche rispetto a profilo e Pagina Facebook) e di entrare nel merito della teoria dei sei gradi di separazione parto da 3 assunti imprescindibili:

La vera abilità nel configurare correttamente il tuo profilo LinkedIn deriva dal conoscere bene il tuo settore professionale e le aspettative di chi si rivolge ad un Notaio, al fine di comunicare le informazioni nel modo corretto, sforzandoti sempre di metterti nei panni di chi cerca un professionista come te.

Non basta, dunque, inserire una propria bella foto profilo, uno sfondo (la cosiddetta copertina), compilare tutti campi richiesti da LinkedIn: devi dar vita ad una “connessione emotiva” con chi legge le informazioni che ti riguardano (leggi per un approfondimento l’articolo “LinkedIn per Notai: istruzioni per l’uso”).

La differenza principale tra il tuo profilo Facebook e quello di Linkedin è data dal fatto che mentre nel primo hai una rete di contatti costituita principalmente da amici, conoscenti e soprattutto persone esterne alla tua vita professionale, nel secondo sei collegato quasi esclusivamente per finalità lavorative e pertanto i tuoi contatti sono persone con le quali hai collaborato o potenzialmente vorresti collaborare.

Ugualmente, mentre la pagina Facebook del tuo Studio Notarile non ha alcun collegamento di immagine con il tuo profilo se non per il fatto che vi deve necessariamente essere un legame “tecnico” tra amministratore della Pagina ed il tuo profilo personale, la pagina Linkedin del tuo Studio Notarile è strettamente correlata e collegata al tuo profilo (e su entrambi devi ben lavorare in ottica di Branding Notarile® e Comunicazione).

Linkedin opera in una nicchia che è quella dei professionisti (sulla piattaforma sono presenti dirigenti delle compagnie Fortune 500, esperti di alto livello, 40 milioni di utenti in posizioni decisionali, ecc…): per un Notaio rientra sicuramente nella personale strategia di posizionamento per far conoscere la propria professionalità alle aziende, agli imprenditori e ad altri professionisti.

L’obiettivo principale per cui è nato Linkedin è quello di interconnettere e mettere in relazione i professionisti, pertanto i profili personali rappresentano il “cuore” della piattaforma ed è questo il motivo per cui viene data ampia visibilità ai post ed agli articoli pubblicati attraverso il proprio profilo.

Quante persone puoi raggiungere attraverso Linkedin?

Per la risposta a questa domanda ci viene in aiuto l’ormai famosa teoria dei sei gradi di separazione.

La teoria dei sei gradi di separazione

La teoria dei sei gradi di separazione in semiotica e in sociologia è un’ipotesi secondo la quale ogni persona può essere collegata a qualunque altra persona o cosa attraverso una catena di conoscenze e relazioni con non più di 5 intermediari.

Il primo a proporre il concetto dei sei gradi di separazione fu, nel 1929, lo scrittore ungherese Frigyes Karinthy nel suo breve racconto Catene (“Láncszemek”).

Questa ipotesi fu sottoposta nel 1967 a prova empirica dallo psicologo americano Stanley Milgram, il quale diede vita ad un esperimento sociale.

Egli, infatti, selezionò in modo casuale un gruppo di persone del Midwest e chiese loro di spedire un pacchetto ad un estraneo che abitava nel Massachusetts, a diverse migliaia di chilometri di distanza: ognuno di essi conosceva il nome del destinatario, il suo impiego e la zona in cui risiedeva, ma non l’indirizzo preciso.

Chiese poi a ciascuno dei partecipanti all’esperimento di spedire il proprio pacchetto ad una persona da loro conosciuta, che, a loro giudizio, potesse avere la maggiore probabilità di conoscere il destinatario finale.

Quella persona avrebbe fatto lo stesso, e così via, fino a che il pacchetto non fosse stato consegnato al destinatario finale.

Milgram si attendeva che il completamento della catena avrebbe richiesto almeno un centinaio di intermediari, rilevando invece -con sorpresa- che i pacchetti, per arrivare al destinatario, avevano richiesto in media solo tra i cinque ed i sette passaggi.

Milgram, nel suo esperimento sociale, applicò la teoria del mondo piccolo o dei piccoli mondi, o effetto del mondo piccolo: una teoria matematica e sociologica la quale sostiene che tutte le reti complesse presenti in natura sono tali che due nodi qualunque possono essere collegati da un percorso costituito da un numero relativamente piccolo di collegamenti.

L’esperimento di Milgram fu poi pubblicato in Psychology Today e dall’articolo nacque l’espressione “sei gradi di separazione“.

A luglio 2023, dopo oltre 50 anni, la teoria ha trovato una nuova conferma relativamente al mondo della scienza delle reti: uno studio internazionale coordinato dall’Istituto dei sistemi complessi del Cnr, pubblicato su Physical Review X, ha infatti mostrato che i percorsi che gli utenti dei Social network seguono, nel cercare nuove connessioni, ricalcano tale modello matematico.

I percorsi, dunque, che gli utenti dei Social network seguono nel cercare nuove connessioni ricalcano il modello dei sei gradi di separazione, secondo il quale nella società bastano seistrette di mano” per creare una connessione tra due persone a caso.

Come sostiene Stefano Boccaletti del Cnr i Social network sono un alveare dinamico di individui che navigano nella Rete alla ricerca di legami strategici, mettendo in atto un costante gioco di costi-benefìci, il cui scopo è quello di ottenere le giuste connessioni, che collocano l’individuo in una posizione centrale.

La Pagina Linkedin del tuo Studio Notarile

Come avrai ben compreso, gli Studi Notarili non sono ovviamente aziende ma necessitano anch’essi di avere una propria Pagina Linkedin per creare connessioni e relazioni con il proprio target di riferimento.

Come infatti correttamente afferma Scott Wyden Kivowitz: “costruisci relazioni, non link”.

Il Branding Notarile® ti aiuta e supporta nella comunicazione all’esterno di storie e narrazioni che raccontino il tuo Studio Notarile alla moltitudine di coloro che lo osservano.

Anche i Social Media (ma non solo) agevolano il passaggio da conversazioni a conversioni, applicando instancabilmente costanza, ascolto, semplicità, autenticità ed autorevolezza (leggi per un approfondimento l’articolo “Il Digital Media Manager dello Studio Notarile, questo sconosciuto”).

Pertanto, la tua comunicazione e quella del tuo Studio Notarile, sui Social, non devono dar luogo ad un insieme caotico ed “informe” di messaggi, bensì ad una sequenza di “tasselli strategici” verso l’obiettivo che vuoi raggiungere in funzione del tuo posizionamento e della tua univocità.

La stragrande maggioranza delle persone crede, erroneamente, che sui Social basti attirare l’attenzione, inseguendo metriche illusorie (like, visualizzazioni e follower appunto) che misurano la propagazione ma non l’impatto: una spirale in continua accelerazione, dove tutto appare lecito, con l’unica finalità di veicolare contenuti virali, alle volte anche a danno della propria reputazione (leggi per un approfondimento l’articolo “La reputazione digitale del tuo Studio Notarile: comprenderne le dinamiche per governarla”).

Mentre, al contrario, su qualsiasi canale online la cosa più difficile non è ottenere una prima occhiata, ma mantenerla nel tempo: vi sono migliaia di persone che ti osservano e che stabiliscono, in alcuni casi in una frazione di secondo, se sei un modello che apprezzano oppure solo uno dei tanti, pertanto non copiare mai modelli già esistenti ma “pensa differente.

L’obiettivo strategico della tua comunicazione online non deve essere quello di ottenere follower bensì contatti reali, al fine di poter “scavalcare” le diverse piattaforme Social e dialogare direttamente con il tuo pubblico, instaurando con quest’ultimo un rapporto di fiducia basato sulla percezione della tua affidabilità ed a tal proposito riveste un ruolo importante la tua brand reputation (leggi per un approfondimento l’articolo “Branding Notarile® & Reputation Management: il tuo Studio Notarile come viene percepito?”).

Il successo della Pagina LinkedIn del tuo Studio Notarile si fonda sulla qualità dei contenuti condivisi con il pubblico, capaci di farti conquistare la loro fiducia, generando nuove opportunità.

Di seguito 6 consigli per ottimizzare la Pagina Linkedin del tuo Studio Notarile:

  • contenuti originali ed utili

contenuti prodotti da te, aggiornati e di valore per il tuo target giocano un ruolo decisivo: risultano, infatti, molto più efficaci di qualunque altro materiale (ri)condiviso più volte anche da altri;

  • titolo ed abstract chiari ed accattivanti

il titolo e l’abstract che accompagnano il contenuto devono essere chiari ed efficaci in quanto i Social registrano un tasso di attenzione particolarmente basso, a causa della quantità di contenuti proposti e della facilità di scorrimento del feed;

  • immagini, video ed infografiche a supporto

i contenuti visivi rimangono più facilmente impressi nelle mente degli utenti: preferisci la semplicità, con pochi elementi cardine ma di impatto;

  • rivolgiti al tuo target

parla apertamente e direttamente al tuo pubblico, soddisfacendone interessi ed esigenze, rendendo in tal modo efficaci i tuoi messaggi ed arrivando dritto al cuore del problema e dell’attenzione del tuo target;

  • contenuti sponsorizzati

puoi anche valutare la possibilità di sponsorizzare contenuti già pubblicati sulla Pagina Linkedin del tuo Studio Notarile o realizzarli ad hoc per le inserzioni a pagamento;

  • moduli per la generazione di contatti

nell’àmbito delle Campagne Linkedin Ads (i contenuti sponsorizzati di cui sopra) è possibile utilizzare dei moduli per la generazione di contatti che consentono di raccogliere i dati degli utenti interessati alle tue inserzioni.

Comincia sin d’ora, dunque, a cogliere le opportunità che si trovano a solo “sei strette di mano virtuali” da te!

“Il contenuto crea relazioni. Le relazioni si basano sulla fiducia. La fiducia porta conversioni.“ (Andrew Davis)

Per maggiori approfondimenti visita il blog Marketing-Notarile.IT


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