Il valore della governance d’impresa per un futuro sostenibile
Quando ci si riferisce alla sostenibilità spesso si pensa che essa riguardi esclusivamente l’impatto sull’ambiente. In verità, il concetto di sviluppo sostenibile è stato introdotto per la prima volta nel Rapporto Brundtland del 1987 che lo ha definito come “ciò che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri”.
L'acronimo “ESG” (Environment, Social e Governance) ne riassume le tre fondamentali macroaree: sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Tutte di pari dignità, ma è l’aspetto sociale che costituisce file rouge, il fulcro attorno al quale iniziare a costruire i nuovi modelli di comportamento sostenibile.
Che cos’è la sostenibilità sociale
La centralità della persona è un valore fondante sia della Costituzione italiana che di quella europea. Alla persona vengono riconosciuti diritti, non solo come singolo individuo, ma anche nella sua dimensione sociale. Ciascuno di noi, infatti, è parte di una comunità nella quale esprime la sua individualità e contestualmente caratterizza con essa il gruppo di appartenenza.
La stessa Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile può essere letta basandosi su 5 concetti chiave, di cui il primo si riferisce appunto agli individui: Persone – Prosperità – Pace – Partnership – Pianeta.
Le aziende possono essere sostenibili socialmente
Come sottolineato dal Global Compact delle Nazioni Unite, la sostenibilità sociale deve essere un obiettivo fondamentale per qualsiasi impresa. Un’azienda è certamente il risultato della sua crescita economica e del rispetto dell’ambiente, ma questi presuppongono l’attenzione alle persone e alla comunità in cui opera.
Un’impresa sostenibile, infatti, valorizza le relazioni con i propri dipendenti, con l’universo dei propri stakeholder e la società intera, promuovendone il benessere e soddisfacendone i bisogni, generando così valore sociale da condividere.
La stessa Commissione Europea, nel suo paper Industry 5.0, ha definito l’industria del futuro come sostenibile, umano-centrica e resiliente.
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I vantaggi della sostenibilità sociale
Essere un’impresa sostenibile è un approccio prima di tutto valoriale. Questa scelta porta con sé, comunque, anche vantaggi nel business in quanto aumenta la credibilità e la reputazione dell’azienda stessa, dandole la possibilità di attrarre nuovi partner commerciali, entrare in nuovi mercati e, di conseguenza, di accrescere la propria produttività. Promuovere il benessere della comunità e della propria organizzazione garantisce poi una maggiore fiducia anche da parte di clienti e stakeholder.
Un’azienda in grado di riconoscere il valore e i bisogni delle proprie risorse avrà, inoltre, il vantaggio di attrarre e trattenere nella propria organizzazione risorse sempre più competenti ed ingaggiate.
L’impegno di Q8
Q8 crede fermamente nel ruolo sociale delle imprese ed è particolarmente attiva sul territorio sostenendo progetti di valore culturale e sociale, stringendo partnership con le università ed enti di ricerca, realizzando progetti per la formazione e la valorizzazione di giovani talenti.
All’interno dell’organizzazione, l’attenzione alle persone è testimoniata dall’introduzione di politiche con il duplice obiettivo di promuovere da un lato il benessere dell’individuo in senso olistico, valorizzando cioè tutte le dimensioni del suo essere sul piano fisico, relazionale, emozionale e sociale, dall’altro di soddisfare obiettivi di benessere organizzativo in ottica di sostenibilità sociale dell’azienda. Per questo, tra le numerose iniziative concrete realizzate, ha recentemente introdotto la Sustainable Job Guide, una linea guida per garantire un ambiente di lavoro sereno, inclusivo e stimolante che garantisca il giusto equilibrio tra vita professionale e vita privata.