Impianto di depurazione acque reflue: manutenzione della coclea in fune
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Impianto di depurazione acque reflue: manutenzione della coclea in fune

Come organizzare un intervento in fune all’interno di un ambiente confinato e sospetto di inquinamento di un impianto di depurazione delle acque reflue.

Un impianto di depurazione acque reflue di una città industriale è un’opera complessa costituita da collettori fognari, canali e vasche di raccolta acque, tubature, vasche di decantazione, e complessi sistemi a coclea per sollevamento liquami.

Un catalogo completo di situazioni con pericoli legati agli spazi confinati o sospetti di inquinamento (possibile presenza di acido solfidrico gas – H2S) che si manifestano quando c’è da fare manutenzione negli impianti di depurazione, sia ordinaria che straordinaria.

In questo articolo parleremo specificatamente di un caso studio riguardante un intervento di manutenzione straordinaria all’interno di una coclea di un importante impianto depuratore acque reflue in Toscana.

Un ambiente confinato e sospetto di inquinamento con sviluppo obliquo a forte inclinazione, con all’interno ostacoli costituiti dalle spire della coclea oltre alla possibile presenza di sostanze inquinanti come l’H2S.

In particolar modo spiegheremo come lo specialista IN-SAFETY®, Corrado Mosca Riatel Soluzioni Verticali, ha aiutato la committenza a migliorare e velocizzare una procedura di ingresso e lavoro grazie all’impiego di tecniche speciali di accesso in fune.

E di come, grazie all’impiego di una teleferica di lavoro, si è potuta migliorare la procedura di salvataggio ed evacuazione trasformandola da Entry Rescue (con ingresso dei soccorritori) in una procedura principalmente Non Entry, riducendo anche il numero di addetti necessari.

La coclea dell’impianto di depurazione acque reflue: ambiente confinato complesso.

All’interno di un impianto di depurazione di acque reflue, una coclea serve a sollevare meccanicamente i liquami liquidi prelevandoli da un canale fognario ed immettendoli all’interno delle vasche di depurazione.

A grandi linee, la coclea è costituita da una vite di Archimede lunga circa 12 metri, inclinata tra i 30 e i 40 gradi, adagiata all’interno di un canale in cemento armato, anch’esso inclinato rispetto al piano di campagna

Il manufatto  di presa alla base della coclea è costituito da una vasca profonda circa 5 metri, di superficie approssimativamente pari a 40 mq.

La coclea è azionata da un motore posto sulla parte più alta dell’intero manufatto in cemento armato

Lungo tutto lo sviluppo della coclea sono inseriti dei cosiddetti “scudi”, costituiti da carter curvi in acciaio inox che migliorano l’efficienza di trasporto delle acque reflue da parte della coclea..

Si tratta, quindi, di operare in un ambiente confinato complesso con accesso difficoltoso,  con forte inclinazione, con presenza di ostacoli che rendono difficile e pericoloso lo spostamento lungo l’asse della coclea, in presenza di una atmosfera che potrebbe essere inquinata.

L’intero sviluppo della coclea è poi coperto con cupolini in vetroresina.

Vista della coclea dal basso con indicazione della canalina (o cava) dentro la quale devono scorrere i perni degli elementi dello scudo da installare.
Vista della coclea dal basso con indicazione della canalina (o cava) dentro la quale devono scorrere i perni degli elementi dello scudo da installare.

L’intervento richiesto dai gestori dell’impianto di depurazione acque reflue.

La committenza ci ha chiesto una procedura di lavoro in sicurezza che consentisse ad una squadra di installatori specializzati di montare nuovi scudi lungo tutta la coclea.

Infine, di rimontare i cupolini di vetroresina in copertura.

Gli scudi si montano infilandoli in una cava metallica dal basso e facendoli scorrere verso l’alto.

Una volta in posizione, si bloccano tassellandoli alla parete in cls armato per mezzo di una staffa regolabile.

Suddetta staffa serve alla registrazione e all’allineamento degli elementi dello scudo rispetto la coclea.

Data la complessità dell’intervento nonché le difficoltà oggettive nel gestire un eventuale salvataggio in caso di infortunio, Corrado ha deciso di proporsi lui stesso come installatore utilizzando la propria attrezzatura e i propri presidi di salvataggio.

L’insieme dei DPI e degli accessori necessari alla realizzazione di una teleferica di lavoro: fettucce di ancoraggio, connettori, discensori, tasselli, carrucole e funi.
L’insieme dei DPI e degli accessori necessari alla realizzazione di una teleferica di lavoro: fettucce di ancoraggio, connettori, discensori, tasselli, carrucole e funi.

Lavoro in fune e in ambiente confinato sospetto di inquinamento.

La forte inclinazione e la presenza di superfici instabili all’interno dell’ambiente confinato ha richiesto l’impiego di tecniche avanzate di accesso e posizionamento su funi.

Soprattutto l’impiego di una teleferica e un Terradaptor che hanno permesso al montatore (uno solo all’interno della coclea) di rimanere in sospensione e muoversi con precisione millimetrica sia in direzione verticale sia orizzontale.

Ma soprattutto di rimanere sempre collegato al sistema funi, gestito dal collega all’esterno.

Un terzo operatore ha fatto da addetto alla sorveglianza.

Complesso sistema di ancoraggio della teleferica a monte della coclea dell'impianto di depurazione
Complesso sistema di ancoraggio della teleferica a monte della coclea

La questione atmosferica e la procedura Non Entry Rescue.

Il rischio atmosfera inquinata, seppur presente, è basso in quanto l’ambiente è ben ventilato. 

Inoltre, la committenza ha reso disponibili gli ambienti solo dopo una preventiva bonifica consistente nello svuotamento della vasca di presa e nel lavaggio di tutta la coclea.

Al monitoraggio preventivo della committenza (con il rilascio del permesso di ingresso e tutto il necessario) è seguito un monitoraggio pre ingresso da parte di Corrado, effettuato mediante rilevatore con sonda.

Un secondo rilevatore è stato dato in dotazione all’operatore addetto all’ingresso.

Il sistema di funi e teleferica sopra descritto ha permesso di configurare la squadra (uno dentro e 2 fuori) per un’eventuale procedura di salvataggio senza l’ingresso dell’operatore.

AHD: Artificiale High Directional System Terradaptor
Per tenere sollevata la teleferica per farla scorrere con la giusta inclinazione é stato utilizzato uno speciale tripode, definito anche AHD: Artificiale High Directional System

Rischio residuo atmosfera inquinata.

Per il rischio residuo, seppur remoto, di un’eventuale comparsa di gas, la squadra di Corrado si è comunque munita di 2 autorespiratori con 2 bombole ciascuno (1 di riserva + 2 bombole di riserva) e di un autorespiratore di evacuazione EEBD per l’infortunato.

Il tutto per attuare un’eventuale procedura con l’ingresso di un soccorritore munito di APVR isolante.

C’è da dire che Corrado e i suoi ragazzi non sono solo specialisti in lavori in quota e in spazi confinati.

Sono anche esperti operatori su fune, con certificazione IRATA, e soccorritori formati e addestrati a fornire il primo soccorso e a gestire i feriti in ambienti impervi, in quota e negli spazi confinati.

Anche con autorespiratore.

Installazione dei cupolini di copertura della coclea rimanendo sempre collegati alla teleferica
Installazione dei cupolini di copertura della coclea rimanendo sempre collegati alla teleferica

Tempistiche e risultato finale nella manutenzione dell’impianto di depurazione acque reflue.

Il gestore dell’impianto di depurazione acque reflue si era già trovato, in passato, a dover sostituire gli scudi di una coclea.

Operazione gestita con gru meccaniche e l’impiego di un numero importante di operatori edili non specializzati.

Con il sistema, le attrezzature e le tecniche di Corrado, l’operazione è stata eseguita da 3 persone soltanto, di cui solo una all’interno dell’ambiente confinato. 

Il tutto, in appena due giornate di lavoro compresa l’installazione della teleferica e la predisposizione dei presidi di salvataggio.

Questo è quello che succede quando una committenza, attenta e aggiornata sulle sempre più importanti misure di sicurezza, incontra dei professionisti specializzati e ben addestrati.

Valuta con noi i tuoi interventi e le procedure per lavoro e soccorso in ambienti confinati o sospetti di inquinamento.

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