Incidente ferroviario di Pioltello
L’incidente di Pioltello mi ha fatto riflettere, sul fatto che è uno di quegli eventi che se fatti i dovuti controlli di routine, si possono evitare situazioni spiacevoli come questa.
Quindi tutte quelle attività di controllo post realizzativi sono fondamentali e vanno fatte con attenzione, come ovviamente i controlli programmati.
Per ovviare a possibili “salti” dei controlli, è possibile utilizzare strumenti informatici che aiutano proprio ad evitare tali situazioni, ce ne sono di vario genere più o meno costosi.
Tali sistemi prevedono anche la possibilità di documentare l’attività fatta sia in modalità manuale o in modalità automatica fino ad arrivare a disporre di foto o video che certificano/descrivono l’attività.
Mentre scrivo sto ripensando ad uno studio di fattibilità fatto da me ai tempi Olivetti, quindi fine anni 80, sull’usura dei cavi di elettrificazione delle ferrovie, studio presentato ad allora FFSS in quanto stavano entrando in servizio i primi Pendolini che viaggiavano oltre i 200Km/h.
Tale sistema si basava sull’utilizzo di telecamere a sensore lineare della Dansa ed un software in grado di calcolare la larghezza del cavo elettrico quindi l’assottigliamento (più è largo più è usurato in quanto il cavo ha una sezione quasi circolare), il tutto ad una velocità di circa 160Km/h.
In pratica per sviluppare lo studio mi appoggiai ad una società che aveva realizzato il sistema di controllo del corretto posizionamento degli agi delle cartucce per le stampanti a getto di inchiostro (brevetto Olivetti) mediante telecamere allora analogiche, stiamo parlando di controlli di centesimi di millimetro.
Lo studio prevedeva il posizionamento di una batteria di sensori lineari per coprire lo zig-zag del cavo elettrico ed il limite dei 160Km/h fu dato dal fatto che non avevamo a quell’epoca macchine sufficientemente veloci per elaborare/archiviare il segnale video in tempo reale, il tutto poi geo-referenziato per indicare il punto in cui il cavo era usurato.
Ora tornando al problema dei controlli, si potrebbero realizzare sistemi automatici di rilevazione e controllo in grado di effettuarli ed archiviare su un sistema lo stato dell’arte, quindi certificare se l’attività è stata svolta e controllata.
Un qualcosa che potrebbe annullare l’errore umano.
Aerospace CAE Specialist and Project manager- Luft und Raumfahrt Berechungsingenieur und Projectmanager
6 anniSe cercate in rete ci sono filmati che testimoniano che un buco del genere nelle rotaie non è così disastroso. Di fatto considerata la velocità del treno e il diametro delle ruote, il treno avrebbe saltato l'ostacolo al massimo sobbalzando. Probabilmente è stato un carrello rotto a rompere la rotatia, infatti è un dato di fatto che il convoglio è deragliato al centro e non in testa come sarebbe dovuto essere se la rotaia era già rotta.