Indossa la tua voce
Se è vero che diamo più credito al corpo che alle parole, allo stesso modo possiamo tranquillamente affermare che si crede maggiormente al modo in cui si parla che al contenuto verbale delle parole stesse; volete un esempio? Provate a salutare qualcuno, meglio se leggermente distratto, con tono triste dicendo: «Ciao! Che piacere vederti!», molto probabilmente non riterrà vere le parole pronunciate ma presterà attenzione principalmente al tono con cui l’avete pronunciato.
Questo aspetto affonda le radici nel nostro passato remoto ed è un elemento fondamentale nel mondo animale dove la parola non è presente, suoni e rumori sono i protagonisti della comunicazione “pronunciata”. Si è scoperto, ad esempio, che gli elefanti tendono a imitare i suoni che sentono più spesso e questo potrebbe servire a riprodurre versi che identifichino l’appartenenza a un gruppo specifico.
Gli elementi che compongono la comunicazione paraverbale (o paralinguistica), ovvero la modalità con cui usiamo la voce, sono diversi: tono e melodia, ritmo, volume, velocità, imprecisioni e chiarezza delle parole, pause e silenzi. Questi aspetti della voce diventano molto importanti, ad esempio, in una conversazione telefonica, o in un messaggino Whatsapp o in un messaggio lasciato in segreteria telefonica, poiché l’aspetto visivo non è presente e si fa affidamento sulla capacità di interpretare emozioni, sentimenti e intenzioni degli interlocutori attraverso la qualità della voce; cerchiamo dunque di distinguere i singoli aspetti e di definire la loro importanza per un uso corretto dello strumento paraverbale.
Coordinatore Nazionale in Health Italia SpA
4 annicomunicare è bene, comunicare bene è meglio!