Inflazione? Deflazione? Cosa sono e soprattutto cosa posso fare ?
Incominciamo con un po' di ripasso e diamo alcune definizioni, intanto “Inflazione” e “deflazione” sono i termini usati per descrivere due fenomeni economici con effetti negativi sull’economia. Per inflazione si intende un aumento generalizzato e continuo dei prezzi di beni e servizi, che porta ad una perdita di potere d’acquisto della moneta. Con deflazione si intende la situazione opposta. Infine si parla di stabilità dei prezzi quando il loro livello resta mediamente invariato nel tempo.
Esistono degli indicatori per misurare l'inflazione, sui quali non mi andrò a soffermare, vado direttamente alla domanda che più ci preme, ovvero perché l’inflazione è un problema per la società e quali sono i vantaggi della stabilità dei prezzi?
Generalmente si ritiene che l’inflazione riduca il benessere, poiché riduce il potere d’acquisto dei salari. L'inflazione non comporterebbe dei costi sociali in un mercato completamente libero, dove tutti i prezzi (compresi i salari) sono liberi di aggiustarsi. Ma comporta costi sia quando è perfettamente anticipata, la cosiddetta inflazione attesa, sia quando non è stata correttamente prevista, cioè nel caso di inflazione inattesa. Soprattutto quando le previsioni di crescita sono sbagliate si hanno costi sociali importanti dovuti ai continui aggiustamenti per portare in equilibrio i prezzi. Veniamo ora al mondo degli investimenti e proviamo a dare una risposta alla seconda domanda : Cosa posso fare ?
Esistono molte asset class (azionario, real estate, materie prime – tra cui oro, petrolio – obbligazioni inflation linked ) con “caratteristiche di copertura dall’inflazione” ma spesso tale copertura non è perfetta. Il grado di correlazione positiva dipenderà dal punto in cui ci troviamo nel ciclo di inflazione e dalla volatilità stessa dell’inflazione. L'oro per esempio, ha dimostrato di essere un bene rifugio in regimi di inflazione molto volatile. Secondo me le asset class più interessanti sono le obbligazioni legate all’inflazione. Anche in questo caso bisogna fare la distinzione tra i link (legami) a lungo termine e quelli a breve termine. I primi sono meno efficienti come copertura dall’inflazione a causa della predominanza dei rendimenti di duration piuttosto che dell’inflazione stessa. Meglio prediligere etf/fondi con componenti a breve termine che permettono di avere una quota maggiore di rendimenti da inflazione, che nei prossimi mesi vedrà una crescita intorno al 3% (dati USA).
Un ultima cosa da ricordare prima di effettuare un investimento in materia è di consultare il proprio Consulente Finanziario che consultando i grafici e le fonti giuste saprà indicarci il momento ed il prodotto più adatto alle nostre esigenze.