INSEGNARE A LEGGERE
IL CARAVAGGIO DI MALTA
Sono reduce da un bel viaggio a Malta, il cui scopo principale era visitare la cattedrale della Valletta per i due dipinti esposti nell’ oratorio. Premesso che Caravaggio è senza dubbio l’ artista che preferisco, la bellezza e la potenza dei suoi quadri è per me fortemente evocativa ed emotiva.
Rifletto spesso sui tempi stressati delle nostre vite, sulla mancanza di attenzione dei dettagli, sull’ incapacità di cogliere il particolare di un’ opera d’ arte e allora mi sono trovata davanti alla Decollazione di San Giovanni Battista del Caravaggio e sono stata rapita dall’ idea di avere il tempo per osservare. E’ un quadro doloroso, in cui il concetto della morte è imminente, ricordiamo che Caravaggio si rifugiò a Malta per evitare la pena capitale inflittagli per aver assassinato un uomo a Roma da cui era in fuga.
Elevare al bello l’ ordinario è una scelta, una lettura che si dà al presente e che permette di non mortificare il proprio quotidiano. A me, credo come a chiunque, capita spesso di sostenere per lavoro o altro delle conversazioni che sfociano nella bassezza dell’ umiliazione, nella incapacità di comprendersi nel tentativo di imporre le proprie idee. Studiare sociologia ed insegnare da molti anni a ragazzi e ragazze giovani mi dà una possibilità enorme: educare ad andare oltre il contenuto immediato della comunicazione e ambire ad una lettura alta, profonda fatta anche di molta comprensione e di astensione dal giudizio e questo è stato ed è di vitale importanza nel mio lavoro, trattando quotidianamente i vissuti delle persone, le dinamiche del gruppo, la volontà degli imprenditori.Visitare mostre, ad esempio credo sia l’ idea stessa di soffermarsi, riflettere, appropriarsi del bello e imparare ad avere strategie più alte nel lavoro e nella vita.