Intimità affollate
E' proprio strano questo tempo di quarantene, dove tutti noi potremmo riscoprire l'intimità dei nostri luoghi e soffriamo invece intimità affollate!
Desideriamo case senza pareti...e scuole aperte tutto l'anno, dove generare valore creativo!
Agitiamo da anni il vessillo delle creazioni autentiche con valore didattico e formativo, e poi siamo costretti a creare una tabella in drive per dire ai colleghi che di live sincrono (lezioni a distanza!) i nostri ragazzi rischiano di soccombere! Sento stamattina di iniziative formative online di 3000/4000 docenti allo start di formazioni sulle didattiche a distanza! Credetemi sono felice di questa passione contingente, se questa interpreta i segni del tempo e si apre al futuro dell’educazione!
Tuttavia ho veramente il timore, che si stia aprendo un vuoto di senso enorme... condito nelle ultime ore ...dallo sconcerto nazional-cosmico, di tanta scuola vittima istituzionale di uno scippo docimologico...di una scuola che potrebbe promuovere tutti come la "mucca" hegeliana del...tutto è nero perchè buio ("La notte delle vacche nere" è una citazione del filosofo Hegel nella prefazione alla “Fenomenologia dello Spirito”).
Ricordate la vicenda della coppa di Pitagora?
E' quel tipo di coppa o bicchiere (non siamo più a Samo!) che obbliga chi vuol bere, a riempirla con parsimonia e misura.
Godere dell'acqua vuol dire rimanere dentro un limite! Pena ...non riuscire più a bere!
Ho sempre vissuto come violenta la vicenda bruniana degli "eroici furori" didattici! Coltivo l'ingenua pedagogia delle relazioni che sanno di cura!
Mi hanno insegnato e, qualche buon maestro consigliato, che molto si illumina delle scienze pedagogiche (docimologia...) stando accanto, ascoltando, accogliendo, e, inclusivamente, attendendo primavere, senza dimenticare la serietà della scuola e dei suoi gesti istituzionali!
"Prof...devo preparare la colazione alla mia sorellina di 5 anni, collegarmi con Marco (fratello) che fa la quarta per la caccia al tesoro organizzata dalla sua maestra; ed ancora, mio fratello che fa l'infermiere, rientra dall'ospedale covid-19 come uno zombi la notte...dorme con me...Mamma lavora in un centro commerciale...lo dice lei alla prof d'inglese di non rompere se non posso collegarmi...?"
Dopo aver recuperato con il mio giovane amico qualche termine impetuoso ed irriverente... rientro riflessivamente nei miei abiti didattici.
Mi fido del sorriso e della continuità dei gesti e degli "abiti" che i ragazzi conoscono di me.
Li tranquillizza, li anima, li motiva...e (non scandalizzatevi!) mi tranquillizza, mi anima, mi motiva!
Allora non chiamo il live di storia...Risorgimento...lo chiamo con loro...Temi, uomini e luoghi di popoli che si trovano ad essere Stato!
Magari è lo stesso...magari no!
Molto di noi, che condividiamo la bellezza dei ragazzi in aula, rimane nel cielo delle buone progettazioni e nelle ferme conoscenze e sperimentazioni innovative, che segnano le nostre professionalità.
Ai nostri ragazzi e ai nostri figli, in questo cielo durissimo di giorni che suonano sui balconi l'attesa dei sorrisi, la gioia coraggiosa di sperimentare abiti resilienti!
Consulente psicopedagogico, formatore, esperto digitale
4 anniUna riflessione stupendamente punteggiata di cultura. Grazie.
Insegnamento presso Ministero pubblica istruzione
4 anniCondivido questa profonda riflessione ... I bambini hanno bisogno di vedere le loro insegnanti, di parlare , di sperimentare questo nuovo ma freddo contatto... Senza ansie per le famiglie, che pesano sulla fragile stabilità emotiva... Come ogni innovazione sono per la DAD gestita con rispetto e tenerezza e naturalmente con il cuore....motore del nostro essere insegnanti..
Docente presso Ministero dell'Istruzione e del Merito -M.I.M
4 anniSto riflettendo anche io .. in questi giorni fi Didattica a distanza . Dopo il turbinio iniziale , a cui non ho voluto cedere per non trascinarvi alunni e famiglie , ora la gestisco con più calma e riflessivita . Anche nell' utilizzare la utilissima DAD, che in questo momento di emergenza è l'unica didattica possibile, ho capito che il buon senso è l'unico alleato. Siccome la Scuola si è capovolta ed è andata a bussare alle case delle famiglie dei nostri alunni, le famiglie aprono la porta se e quando possono farlo. E questo i docenti devono capirlo. Buona giornata .