Io e la mia valigia
Eccomi, ancora con la valigia in mano! Pronta per un altro viaggio.
In questi giorni di bilanci della propria vita, contavo le città in cui ho vissuto e i traslochi che ho fatto: 19 città diverse per 22 traslochi. Tutto nei miei primi 40 anni. Roba da guinness dei primati!
Ho cominciato a viaggiare con i miei genitori che avevo tre mesi. E non ci siamo mai fermati. Almeno fino a quando loro non si sono resi conto che cambiare due o tre scuole in un anno scolastico non favoriva il mio apprendimento.
A quel punto, armati di baracca e burattini, siamo tornati tutti e tre nella mia città natale, Terni. Certamente questa città non era la più idonea a stimolare in me il desiderio di stabilirmi! 😳
È arrivato il tempo dell'università ad aiutarmi a ripartire, strategicamente scelta fuori sede. Avevo 19 anni e da quel giorno non sono più tornata a vivere a Terni.
Ho continuato a viaggiare, prima per studio, poi per lavoro. I miei genitori mi chiamavano "la ragazza con la valigia pronta sotto il letto". Ho fatto una vita un po' particolare, mi rendo conto.
Riflettevo su questo e mi facevo una domanda un po' banale "quanto è utile viaggiare molto, vivere in città diverse, per la formazione di una persona?"
Tutti pensano che sia fondamentale, dà apertura mentale, flessibilità, esperienza, capacità di problem solving.
Allora mi chiedo perché gran parte delle persone nascono e muoiono nella stessa città?
Forse perché le abitudini sono comode e viaggiare è faticoso, non solo fisicamente. Devi avere la mente sempre pronta, sempre sul pezzo.
Questa vita movimentata mi ha creato qualche difficoltà. Soprattutto da ragazzina, quando faticavo a crearmi un giro di amici (che da ragazzini è fondamentale) e rischiavo di diventare un'asociale. A dire il vero, in parte lo sono diventata e anche rimasta! 😜
Inoltre non mi ha aiutata a sviluppare una psicologia territoriale. Mi sento sempre ospite, ovunque vada, come un apolide.
Nonostante ciò, quello che ho imparato è prezioso. Non ho abitudini troppo rigide, sono sempre pronta ad abbandonare la mia zona di comfort (per dirla come una piennellista) , non sento il bisogno di avere legami.
In altre parole ho imparato ad essere una persona libera.
Ora sono 20 anni che vivo a Lizori, pur spostandomi continuamente per lavoro. Ho scelto Lizori come luogo in cui vivere. L'ho scelto io, non mi è stato dato dal caso.
L'ho scelto perché è un luogo dell'anima. È il luogo che davvero mi ha dato i Natali. Non quelli biologici, ma quelli dello spirito. Ormai diversi anni fa.
Continuo a viaggiare, ma Lizori non lo abbandonerò mai!