Istat dimezza il Governo, la crescita non c'è
Ocse e Istat, in sole 48 ore, impongono a Giorgia Meloni, e soprattutto ai suoi ministri economici, di trarre le conseguenze di fronte a una crescita del Paese letteralmente andata a picco. Nulla di sorprendente, purtroppo, rispetto all’azzeramento di ogni politica industriale e di investimento e rispetto alla più totale e cinica indifferenza mostrata dall’Esecutivo nei confronti del tessuto imprenditoriale del Paese.
Ma constatare che Ocse e Istat prevedono per l’Italia uno scheletrico +0,5% di crescita del Pil nel 2024, con il Paese risbattuto dietro la media Ue, dietro la media dell’Eurozona e dietro tutti i principali partner, deve come minimo aprire un’improcrastinabile riflessione all’interno del Governo.
Una crescita così striminzita, peraltro tenuta a galla da un Pnrr senza il quale l’Italia sarebbe relegata in recessione, è inoltre la causa principale dell’aumento del debito pubblico previsto per il prossimo triennio. Tutto il contrario del tanto sbandierato sovranismo, di ogni interesse nazionale e di ogni narrazione sulla serietà e responsabilità nella gestione dei conti.
I dati di Ocse e Istat si portano via ogni discussione sulla Legge di bilancio, mera traduzione della folle austerità arrendevolmente accettata dal Governo Meloni con il nuovo Patto di stabilità.
Attivista di Alghero del Movimento 5 Stelle!
1 settimanaVero
Founder SCARLATELLA & PARTNERS Consulenti Aziendali- Rappresentante di interessi Camera dei Deputati-
2 settimaneSi raccoglie ciò che si semina Stefano Patuanelli
Associato Senior Consultant.
2 settimaneCaro Stefano, queste indicazioni del pil sono considerabili, il dramma vero che vede un precipizio di trent’anni e’ il precipitarsi del capitale sociale della nostra Italia !!!! La regressione valoriale….. cose molto Più gravi del Pil
autista patente de + cqc
2 settimaneE sai che novità.......
Pensionato presso mio domicilio
2 settimaneLa" droga" del PIL costa centinaia di miliardi, aspettiamo la droga Tedesca.....