LA BELLEZZA DEGLI SPOT EMOZIONALI: COCA COLA E RAMADAN
Amo le emozioni e, di conseguenza, amo gli spot emozionali.
Nell'ambito pubblicitario è ormai chiaro il cambiamento del ruolo degli spot, ma soprattutto l'importanza da parte del brand di trasmettere delle sensazioni che vanno oltre il classico "prodotto". Questo è importante in tutti i contesti comunicativi, compresi quelli digitali.
Questo articolo lo voglio però dedicare allo spot virale di Coca-Coca Nederland. Partiamo dal contesto: il Ramadan. Da pochi giorni è terminato il periodo islamico che consiste in un intero mese dedicato al digiuno e all'abnegazione.
Spesso le aziende cercano di evitare argomenti "delicati" come quello religioso. Ed è invece qui che ho apprezzato la nota bibita nella sua comunicazione: ancora una volta estremamente emozionale, ma soprattutto su un argomento altamente "pericoloso". Non solo come tema, ma anche come "periodo" commerciale.
Il video ha come protagonista una giovane donna musulmana durante le ultime ore di digiuno prima del tramonto. Oltre ovviamente alla fatica nel rispettare il digiuno, la ragazza deve fronteggiare i pregiudizi delle persone: è vittima di bullismo, riceve spintoni ed è soggetta a sguardi di disapprovazione. Al calar del sole, poggiata con stanchezza sulle ringhiere di una terrazza, sta per interrompere il digiuno con il pasto serale (un paio di datteri), quando una passante intenta a fare jogging la nota e decide di offrirle una Coca-Cola. Inizialmente la ragazza musulmana non accetta, non essendo ancora giunto il tramonto, in breve l'altra donna capisce la situazione e decide di non iniziare a bere la sua bibita, ma attendere insieme il tramonto e poter condividere insieme la bottiglia. Bellissimo lo slogan finale:"What unites us is bigger than what divides us"("Quello che ci unisce è più grande di quello che ci divide").
La potenza emotiva di questo spot potrebbe essere racchiusa solamente nel claim finale, ma il video completo riesce a trasmettere una forte componente sentimentale che in sinergia con il potere delle immagini e della musica riesce a sottolineare i pregiudizi della gente e della realtà, superandoli poi grazie al brand. Chi siete voi? La donna che porge la bottiglia e aspetta o siete le ragazze che prendono in giro imitando con scherno una cultura diversa?
Ci sono molti esempi di spot emozionali ben riusciti (sicuramente ne parleremo ancora) il motivo per cui ho scelto di condividere questo specifico video è l'argomento trattato. Mi piace quando c'è il coraggio di spingersi li dove altri evitano.
Usando, chiaramente, tutte le leve del marketing emozionale: raggiungere il lato emotivo del consumatore, che risulta essere il più incisivo nelle scelte di acquisto. La società odierna non si sofferma sulla semplice funzione del prodotto, ma valuta più importante l'esperienza e la percezione del brand, l'emozione che esso genera: le sensazioni che gli farà provare il prodotto e la persona che lo farà sentire. Il tutto si fonda sulla consapevolezza che le emozioni, prima della ragione, sono lo stimolo che ci spinge a compiere delle decisioni (quindi anche un acquisto).
La Coca-Cola è tra i brand maggiormente utilizzatori di questa metodologia di marketing ponendo gli sforzi sulla "Feel Experience": coinvolgere sentimenti ed emozioni, spesso anche molto intimi. Legare il marchio al cliente non attraverso un freddo utilizzo, ma grazie all'associazione di ricordi: spensieratezza, gioventù, lavoro, vacanze, estate, unione, amicizia e tanto altro ancora.
Le tecniche pubblicitarie sono molteplici e non è detto che non possano funzionare in relazione alle scelte e al contesto. E' però mia convinzione che per raggiungere, ma soprattutto conservare, un consumatore o un seguace, sia ormai di fondamentale importanza entrarci in una relazione emotiva.