La bellezza universale di una buca

Messina.

La città dello Stretto e dell’arancino, quello con la O. Ovviamente. La città di Antonello e forse, e dico forse, anche di Shakespeare. La città delle buche, anche. Come quelle di Roma, ma meno famose.

Eppure, le buche non sono timide. Decorano le strade delle città, senza pudore. L’asfalto e i marciapiedi. Il centro e la periferia. In modo assolutamente democratico. Le avete viste anche voi, vero? Le vediamo tutti, ogni giorno. Qui giù al Sud e lì su al Nord. Loro ci sono e sono pronte ad accogliere i nostri pneumatici nuovi e le nostre caviglie rodate.

A Messina, però, c’è qualcuno che queste buche, non solo le ha viste. Lei, piuttosto, le ha straviste e rese bellissime. No, dai, non è possibile. Come è possibile che a Messina esistano delle buche bellissime? Credici, è possibile.

Lei ci riesce e lo fa benissimo. Lascia che l’arte vinca sul brutto. Che il vuoto sfidi il colore.  Lei, si chiama Irina Belaeva, ma tutti la conoscono come Irma. È l’artista bielorussa che realizza tappetti di mosaico sui marciapiedi della nostra città. Mosaici colorati realizzati per riparare le mattonelle saltate e rendere più belle le nostre strade. Una delicata forma di street art, ma anche una creativa forma di recupero degli spazi urbani. Una carezza per gli occhi e una pacca per l’anima.

“Sono nata per fare cose belle” dice Irma. Messina ha davvero bisogno di rinascere dalle cose belle.Anzi, no. Mi correggo. Il mondo ha bisogno di rinascere dalle cose belle. Grazie Irma. Per le tue cose belle e per la bella lezione.

Non pensateci troppo. Lasciatevi ispirare. Fate cose belle.