La blockchain in azienda è sempre più vicina con l’aiuto degli Innovation Manager.
La blockchain nei prossimi anni potrà servire soprattutto per la tracciabilità dei prodotti, per la gestione documentale e della supply chain. Questa tecnologia, identificata inizialmente con la Bitcoin Blockchain è una soluzione che consente di creare, seppure con una certa complessità (che al momento la relega ai soli comparti IT), asset digitali unici su archivi distribuiti.
Tutto questo la rende utilizzabile nel mondo reale oltre che per l’elaborazione dei pagamenti e trasferimenti di denaro anche per:
1) Monitorare i processi della supply chain. Rimuovendo i percorsi cartacei, le aziende dovrebbero essere in grado di individuare rapidamente le inefficienze all'interno delle loro catene di approvvigionamento, nonché di individuare gli articoli in tempo reale. Inoltre, la blockchain consentirebbe alle aziende, e forse anche ai consumatori, di vedere come i prodotti hanno funzionato dal punto di vista del controllo di qualità mentre viaggiavano dal loro luogo di origine al rivenditore.
2) Carte fedeltà in uso negli ambiti Retail. Creando un sistema basato su token che premia i consumatori e memorizzando questi token in una blockchain, incentiverebbe i consumatori a tornare in un determinato negozio o catena per fare la spesa. Eliminerebbe inoltre le frodi e gli sprechi comunemente associati ai programmi di fidelizzazione basati su carta e carte.
3) Sicurezza alimentare. Usare la blockchain per rintracciare il cibo dalla sua origine al piatto del consumatore. Poiché i dati della blockchain sono immutabili, si è in grado di tracciare il trasporto di prodotti alimentari dalla loro origine al supermercato. Inoltre, se ci fosse una malattia di origine alimentare, la blockchain consentirebbe di trovare la fonte del contaminante molto più rapidamente di quanto non possa essere ora.
4) Backup dei dati immutabili. Potrebbe anche essere il modo perfetto per eseguire il backup dei dati. Anche se i sistemi di archiviazione cloud sono progettati per essere una fonte di riferimento per la sicurezza dei dati, non sono immuni agli hacker o ai problemi di infrastruttura. L'uso della blockchain come fonte di backup per i data center cloud, o per qualsiasi dato, potrebbe risolvere questo problema.
5) Tenuta della cartella clinica. Il paziente, che possiede la chiave per accedere a questi record digitali, avrebbe il controllo di chi ottiene l'accesso a tali dati. Sarebbe un mezzo per rafforzare le leggi che tutelano la privacy dei pazienti.
In Italia sarà soprattutto compito degli Innovation Manager la diffusione di questa nuova “tecnologia” grazie alle sue competenze trasversali con la possibilità di riuscire a creare prodotti e servizi completamente nuovi.
Anche se non espressamente indicato nel Decreto direttoriale 25 settembre 2019 - Voucher per consulenza in innovazione del MISE, la blockchain rientra comunque tra le spese ammissibili sia per l’integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale che per integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali,
L’agevolazione è costituita da un contributo in forma di voucher concedibile in regime “de minimis” ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013. Il contributo massimo concedibile è differenziato in funzione della tipologia di beneficiario:
- Micro e piccole: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 40 mila euro
- Medie imprese: contributo pari al 30% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 25 mila euro
- Reti di imprese: contributo pari al 50% dei costi sostenuti fino ad un massimo di 80 mila euro
La distribuzione delle agevolazioni evidenzia il fatto che la spinta maggiore in termini di innovazione arriverà dalle micro e piccole imprese per cui sarà compito dei consulenti in innovazione farsi strada nei gruppi decisionali per far comprendere la necessità di una evoluzione digitale e tecnologica in azienda.