Perché leggiamo opere come La peste di Camus oggi?

Perché leggiamo opere come La peste di Camus oggi?

Di recente mi sono imbattuta in un fenomeno che mi ha fatto riflettere. Pochi giorni fa, stavo cercando un nuovo libro da leggere vista la situazione e sono andata a guardare la classifica dei libri più venduti. Tra i primi posti di Amazon, come di IBS e Feltrinelli comparivano sempre due libri un po’ datati che ho avuto il piacere di leggere tempo fa: La peste di Albert Camus e Cecità di José Saramago (premio nobel per la letteratura, 1995). Senza parlare del caso Plague Inc, il gioco per cellulare più scaricato dopo la diffusione del Codiv-19, che simula la diffusione di una pandemia e dà al giocatore il compito di contribuire alla propagazione di agenti patogeni.

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La domanda che mi sono subito posta è “perché?”, perché le persone si divertono a diffondere un’epidemia mondiale anche solo per gioco o cercano di rievocare e vivere scenari ancor meno rassicuranti? Se la risposta che mi davo inizialmente riguardava una sorta di sadismo o masochismo, ora inizio a pensare che c’è molto di più.

Questo incremento delle vendite è di certo dovuto alla fascinazione di un argomento legato all'attualità e il bisogno di capire qualcosa in più rispetto a ciò che stiamo vivendo, ma ritengo che abbia sempre di più a che fare con l’importanza e la potenza della catarsi. Quella catarsi che Aristotele descrive come il liberatorio distacco dalle passioni tramite le forti vicende rappresentate sulla scena dalla tragedia.

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In questo periodo quindi le persone, come spettatori rispetto alle vicende del dramma, non partecipano in modo totalmente passivo ma cercano uno sfogo, una liberazione delle emozioni per raggiungere una calma interiore.

Ottavio Caridi

Client Sales Account presso Publitalia '80-Gruppo Mediaset

4 anni

Ottima interpretazione Lucia, concordo pienamente!

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