La città del piacere
Guarda bene questi grandi edifici. Noterai la loro atavica leggerezza. Ebbene, quando erano appena delle tende, la loro trama crebbe e si calcificò, e in tal modo divennero immensi palazzi. Ciò secondo alcuni, ma non sei tenuto ad accettare il loro punto di vista. Infatti, non è che una delle possibili spiegazioni sulla fondazione della città, la cui storia racchiude una miriade di dicerie e misteri. Alcuni anziani affermano che fu costruita dai jinn[1], e adducono come prova il suo silenzio terrificante e le sue strade diritte, che la differenzierebbero da ogni altra città costruita dal genere umano. I jinn, infatti, non conoscono la virtù del bighellonare, che ha spinto l’uomo a costruire vicoli serpeggianti disseminati di caravanserragli, i cui angoli ospitano venditori, sensali, informatori, sfruttatori e giullari.
---------------------------------------------------------
“La città del piacere”, pubblicato da Editrice Il Sirente e tradotta da Isadora D’Aimmo
[1] NdT Spiritelli maligni (talvolta anche benigni), “folletti” della tradizione preislamica ed islamica.