La comunicazione che respira
“I muri servono a separare, il tufo, invece, almeno quello napoletano, non voleva dividere. Siccome era pieno di buchi, tutto quello che succedeva dall’altra parte del muro si veniva a sapere subito. E così Napoli era una città che aveva una grande comunicazione acustica interna. Il tufo era la materia che ci teneva insieme, che ci teneva avvinti l’uno all’altro”.
Riscopro queste parole di Erri De Luca che già mi erano piaciute una volta e scopro che siamo fatti di tufo. O che questa potrebbe essere la nostra aspirazione e ispirazione: essere tufo per tenerci vicini ora che siamo più lontani, ascoltare tutto per comunicare il meglio, farci materia che non trattiene ma lascia respirare le svolte creative così come gli affanni.
Non posso non pensare alle parole diffuse di una redazione nata a settembre dello scorso anno per raccontare fatti, iniziative e mestieri dai diversi territori della grande azienda in cui lavoro come giornalista di comunicazione interna.
Una redazione diffusa, appunto, che in questo tempo sospeso e legato all’emergenza sanitaria, sociale e culturale che stiamo vivendo tira fuori e ribalta la sua caratteristica naturale: essere sparsa in diversi punti in Italia eppure farsi ancora più vicina a tutti. Una redazione a km0, che rispetta il metro e più di distanza.
Onorata e contenta di poterla coordinare e poter vedere sul nascere storie di solidarietà, cartoline di luoghi che visiteremo ancora, ritratti di persone al lavoro, la vita dell’azienda e quella delle comunità che serve. E in questo periodo, in particolare, un #diariodiffuso con le parole, le foto, i suoni di lavoro e di casa composto ogni giorno da chi ogni giorno fa un altro mestiere e ha il gusto di osservare ciò che accade e la passione di comunicarlo.
“Una grande comunicazione acustica interna”, prendendo in prestito le parole dello scrittore, a cui dico grazie per la fiducia, per la collaborazione, per le provocazioni, per le risate, per l’impegno e per ogni nuova idea.
Buona Pasqua in ascolto, di cuore.
#posteitaliane #comunicazioneinterna #redazionediffusa #parolediffuse #diariodiffuso
Risorse Umane presso Poste Italiane
4 anniIl tufo delle case lascia trapelare ogni singolo suono...lo stesso suono che tramanda una percezione del se e dell’io non essendo mai così lontani. Il mondo con la sua velocità, col suo materialismo ed apparenza ci ha allontanati dai vecchi paradigmi reali catapultandoci in un non luogo dove la realtà si confonde con la non realtà. Mi chiedo: perché desideriamo quel senso di libertà? La nostra libertà condizionata alla continua ricerca di apparire e non essere, del materialismo e non della semplicità. Ricerca di un’abbraccio quando l’unica emozione anche difronte ad una vista panoramica o magari un evento carico di emozioni era scattare il miglior selfie, postprodurlo per renderlo quando più possibile acchiappa like senza viversi quel momento illuminati dal sole...coccolati dal fruscio del vento e stretti in un forte abbraccio con la propria amorosa. Non ricercate in questo periodo la libertà che già da prima non avevate ma ricercate il vostro IO...la vostra identità per essere e non apparire. Rispolveriamo i vecchi paradigmi di: comunità ed identità nazionale e perché no, in un caldo abbraccio.
Media Relations Poste Italiane - Emilia Romagna
4 anniTesta e cuore. Complimenti Alessia.
Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale
4 anniHai proprio ragione. Il tufo delle case dei quartieri lascia penetrare la voce creado empatia col vicino , proprio come una grande ed unica famiglia, nel bene e nel male. Il tuo confronto con il modello di redazione diffusa, si sposa bene. Così come la comunicazione dei vicoli funziona bene senza regole scritte, ed imposte, così il lavoro e l impegno dei redattori con il proprio territorio procede proficuamente grazie ad una efficiente cabina di regia.... di cui ne fai meritatamente parte. Ricambio gli auguri di Buona Pasqua a te e tutto il team della comunicazione interna, sicuro che presto riusciremo a superare questa condizione di emergenza e, spostando i blocchi di tufo, potremo riavvicinarsi e sentirci ancora più uniti. Santa Pasqua a Tutti!
Journalist and editor
4 anniOrnelia Narcisi, Lorenzo Testa, Rachele Sassano, Marina Assogno, Alessandro Greco, Concetta Gelardi