"La creatività nasce dall'angoscia, come il giorno dalla notte oscura"(Albert Einstein)

Ai molti che mi hanno scritto della loro paura, ho risposto che quest'emozione forte può essere più o meno paralizzante, ma che è pure preziosa, perché ci permette di attivare alcuni meccanismi di difesa, in caso di pericolo.

Ciò che spaventa di più è lo stato di angoscia, dove si affastellano molti stati emotivi, tutti derivanti da forme esasperate di ansia.

L'angoscia provoca reazioni di forte malessere, soprattutto perchè ruota intorno ad un qualcosa di indefinito e di ignoto (esempio tipico: "cosa ci riserverà il futuro?"; esempio di stringente attualità: "come evolverà l'epidemia"?).

La frase di Einstein cerca di squarciare il buio derivante dall'angoscia, attraverso la sua testimonianza di credere nelle immense potenzialità umane.

In merito ad alcuni comportamenti sconsiderati e non giustificati a cui assistiamo in questi giorni, invece, ricordo come già Aristotele dicesse che gli uomini non sono affatto prevedibili, non sono un'equazione esatta; Pico della Mirandola sosteneva fermamente che l'uomo è padrone di se stesso e del proprio agire ("libero e sovrano artefice di se stesso").

In modo sommesso, elenco alcune utili attività che si possono svolgere, nella contingente situazione: riscoprire la nostra vera identità, attraverso riflessioni interiori; dedicare più tempo agli affetti familiari; sensibilizzare anche i più piccoli alla lettura; programmare i nostri impegni professionali futuri; non dimenticare le opere di solidarietà, che dovrebbero costituire un continuum del nostro percorso umano...

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