La felicità è per tutti, se ci diamo una seconda possibilità.

La felicità è per tutti, se ci diamo una seconda possibilità.

Ognuno di noi ha la possibilità di reinventarsi.  Se a un certo punto ci rendiamo conto di non essere felici, dobbiamo fare di tutto per darci una seconda possibilità.

Mi fanno rifletterele parole di Luciano De Crescenzo, partito come ingegnere elettronico, è diventato scrittore, sceneggiatore, umorista, attore, regista e filosofo. In un'intervista al Mattino, dice: "La verità è che mi annoiavo. Ero circondato da bravissime persone, sia chiaro, ma ai miei occhi sembravano tutte uguali, identiche nei gusti e nei comportamenti. Spinto dal desiderio di novità, decisi di lasciare il lavoro e dedicarmi completamente alla scrittura. Se vogliamo chiamarlo salto nel vuoto, oggi, col senno di poi posso affermare che non avrei potuto scegliere vuoto migliore"

Lo penso ormai da tempo, La felicità è una attitudine che si può allenare, iniziando dal riconoscere il modo con cui stiamo in relazione con noi stessi.

La felicità non è uno stato permanente, non è una dimensione statica, bensì è qualcosa di sfuggente.

Abbiamo quindi bisogno di capire come “sentiamo bene” con noi stessi.

Se consideriamo la nostra vita come un viaggio in cui l’obiettivo della felicità è la meta, viviamo in una illusione.

La felicità non può mai essere un obiettivo, troppo rischioso e ingannevole. Quello che serve è l’audacia di fermarsi e sentirsi nella fatica che quotidianamente proviamo nella relazione con noi stessi e con gli altri e soprattutto su di essa intervenire.

Possiamo sentirci, affranti, amareggiati, frustrati, ma mai impotenti.

Pensiamoci bene siamo l’unica specie sulla terra che immagina il possibile prima di compiere il reale.

Tutti gli altri esseri viventi agiscono per ON o OFF, noi abbiamo questa terza possibilità che si chiama senso del possibile che ci offre la possibilità di vedere che ci sono diversi modi di fare la stessa cosa.

Perché allora non valorizzare questa dote? 

Tutto ha inizio dal restare connessi al rapporto che abbiamo con noi stessi, perché come diceva De Crescenzo: “Siamo angeli con un'ala sola. Possiamo volare solo se restiamo abbracciati” e io aggiungo abbracciati a noi stessi, al nostro Essere Umani.

Mauro Dotta - www.maurodotta.it


Barbara Ottaviani

Responsabile Informazione Scientifica e Consulenti Italia | Mental Coach

5 anni

Buongiorno Dr. Dotta ... articolo bellissimo e brevissimo, intenso quanto basta. Grazie per la condivisione !!!

Selena Buso

Executive e career coach ICF | Orientatrice | Formatrice

5 anni

Mauro Dotta cogli nel segno 🎯

Paolo Feletti

Senior Key Account MMN, Bechtle Group

5 anni

Lo stile di vita dell’uomo moderno basato sul potere, successo, controllo non è altro che una illusione non appartenente al piano di realtà. Costringe la persona a ricercare spasmodicamente un falso sé da cui si presume deriverà una felicità futura (mi permetterò di stare bene solo quando avrò avuto successo sul lavoro, solo quando avrò guadagnato tot, solo quando mi sarò laureato ecc…). Ma tale felicità finale è solo illusoria in quanto, fondandosi su un sistema di vita che privilegia l'”Io devo” dall'”Io voglio”; richiede per definizione una negazione del piacere stesso e non possiamo recuperare la capacità di provare la felicità senza fare nuovamente esperienza della sofferenza. Un sorriso ☀️

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