LA FELICITÀ SUL LUOGO DI LAVORO. SOLO UNA MODA O È DAVVERO POSSIBILE?
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LA FELICITÀ SUL LUOGO DI LAVORO. SOLO UNA MODA O È DAVVERO POSSIBILE?

Inserendo su google “felicità sul lavoro” otteniamo in pochi secondi oltre 5 milioni di risultati. Si tratta solo dell’ultima moda o si può veramente essere felici sul luogo di lavoro? E soprattutto,  quali sono realmente gli effetti di questo stato d’animo?

La ricerca scientifica è ormai concorde nel sostenere che le emozioni positive possono avere un impatto significativo sul funzionamento lavorativo delle risorse.

Viene sottolineato come la positività possa aumentare la flessibilità cognitiva, per cui le persone che stanno bene sul luogo di lavoro tendono a essere maggiormente aperte alle novità, al pensiero creativo e alla risoluzione di problemi complessi. 

Infatti, le emozioni positive, come la gioia, la soddisfazione, la gratificazione possono migliorare la  concentrazione e l’efficacia con cui vengono affrontate le problematiche lavorative e potenziare le risorse attivate per farvi fronte. 

Inoltre, le emozioni positive sono contagiose e permettono di appianare le tensioni all’interno dei gruppi di lavoro rendendo le persone più generose, disponibili all’aiuto e a superare le divergenze.

Ultimo ma non in ultimo, il benessere sul lavoro risulta positivamente correlato alla salute fisica, in quanto sono ormai ben noti gli effetti dello stress lavoro correlato.

Se il team leader ha un umore positivo, sarà maggiormente propense a gestire meglio il team, che svolgerà con più piacere e meno sforzo il lavoro assegnato.

La felicità sul luogo di lavoro però non va data per scontata o affidata agli umori personali, ma va allenata e stimolata quotidianamente.

Ecco da dove può cominciare un team leader per incrementare le emozioni positive sul luogo di lavoro.

-      Favorire l’autoconsapevolezza, insegnando a riconoscere le emozioni e il loro impatto sulle prestazioni lavorative. Un buon capo può incominciare chiedendo al suo collaboratore come si sente rispetto al compito che gli è stato assegnato e aiutarlo a gestire eventuali emozioni negative. Le emozioni non sono in sé positive o negative, ma hanno funzioni neurobiologiche differenti. Non bisogna pensare di non dover più provare emozioni negative, ma si può imparare a gestirle in maniera efficace. Talvolta possono essere d’aiuto anche tecniche che aiutano a rilassarsi a stare nel momento presente come la mindfullness.

-      Concentrarsi su quello che sta funzionando bene nel team. Talvolta sono le piccole cose a fare la differenza, ad esempio invece di cominciare le riunioni sottolineando i problemi e le difficoltà, si può partire da un elenco delle cose che stanno andando bene. Questo atteggiamento può innescare gli effetti migliorativi della positività che abbiamo descritto in questo articolo.

-      Promuovere la positività come valore organizzativo, alla pari degli altri valori fondamentali dell’organizzazione.

-      Non dimenticarsi di valorizzare i collaboratori. Un “bravo” per il lavoro svolto rende gratificato e felice il collaboratore, che si sentirà incentivato a continuare a impegnarsi per raggiungere i risultati attesi.

Questi semplici consigli suggeriscono che per alimentare la felicità sul luogo di lavoro è necessario non dare nulla per scontato, fare attenzione alle piccole cose e impegnarsi quotidianamente per promuovere quei sentimenti positivi che alimentano il benessere lavorativo e i suoi effetti miracolosi.


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