La follia del Gin

La follia del Gin

Allora, immagina Londra nei primi anni del 1700, tipo un vero e proprio carnevale dell'alcol con il Gin come re indiscusso.

La città era come un grande party con tutti intorno a cercare di fuggire dai problemi della vita cittadina.

Il Gin era l'anello di congiunzione tra le persone e il loro momento di stacco dalla realtà, soprattutto per chi arrivava dalla campagna cercando fortuna. Era economico, facile da trovare e ti dava una sberla che la birra poteva solo sognare.

Ogni angolo di Londra sembrava avere un banchetto che vendeva Gin; era una festa continua, con tutti che cercavano di far svanire i loro problemi in una nebbia di alcol, chiamata "Gin Craze".

Ma mentre la gente faceva baldoria, i ricconi della città iniziarono a preoccuparsi.

La popolazione cresceva come funghi dopo la pioggia, portando a problemi di igiene, criminalità alle stelle e persino le signore si misero a bere Gin nei locali più improbabili.

Immagina che caos!

Il Parlamento decise che era ora di mettere un freno a tutta questa situazione, ma i tentativi furono un fiasco.

La voglia di Gin era come il vento, non si poteva fermare.

Alla fine, la società si adattò alla nuova realtà, trasformando Londra in una città moderna, ma non senza una bella sbornia prima.

Oggi, noi abbiamo avuto il nostro "Gin" durante la transizione postindustriale. Ogni epoca ha avuto qualcosa di simile, qualcosa che aiutava a farci digerire i cambiamenti sociali.

Prima c'erano le sitcom in TV, ora ci sono i social media, che spesso ci portano più guai che altro, ma anche un sacco di tempo perso. 

Parlando di tempo perso, da quando la TV ha cominciato a dominare il mondo dopo la Seconda Guerra Mondiale, abbiamo tutti iniziato a vedere il tempo libero in modo diverso.

La TV ci ha divorato il tempo come se fosse popcorn durante un film, e ora i social media stanno facendo lo stesso.

Non è solo un problema americano, è globale. Da allora fino ad oggi, lavorare, dormire, guardare TV e stare sui social sono diventate le attività più comuni in giro per il mondo. 

Ma così come il Gin ha avuto le sue conseguenze, anche il tempo che passiamo online ce le ha.

Sono come quei piccoli effetti collaterali che non noti subito ma che alla fine ti colpiscono.

Il tempo è stato commutato, ogni giorno trascorriamo ore ed ore incollati a uno schermo, ma ne vale la pena davvero?

Questo brano è stato tratto dal volume 2 di Customer Mindset.


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Alberto Gaiga

Imprenditore + B2B ECOM & Sales Digital Transformation + CEO/CDO Fractional Manager + Padre e marito felice

9 mesi

Interessante José, devo ancora arrivare a leggere il tuo secondo libro ma li ho presi assieme! Certo che, dopo: Gin, Serie TV e Social, chissà cosa succederà con l’AI che già è negli smartphone senza che la gente abbia capito cosa vuol dire AI!!! Ne vedremo delle belle (eufemisticamente).

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