La lotta all’analfabetismo che l’Italia non deve dimenticare
Sara Fornasiero
Sustainability and Corporate Governance Advisor | Chairman of the Board of Statutory Auditors | Independent Director | Autrice | Speaker
Ho delle immagini vivide di quando in classe, sin dalle elementari nello studiare matematica, storia e geografia, o filosofia e letteratura più avanti, mi chiedevo che persona sarei stata se fossi nata in una nazione diversa (India, Iran che per me è sempre stato l'antica Persia, o nelle Isole Cook).
Avrei potuto andare a scuola?
Avrei potuto prendere l'autobus o la bicicletta per andarci?
Cosa avrei considerato normale apprendere?
Come mi sarei vestita?
Che idea avrei del mondo e dei suoi abitanti adesso?
Che persona sarei stata?
Domande senza risposta, a cui penso ancora.
Forse è per questo che mi piace così tanto viaggiare in ogni angolo del mondo e leggere di vite in posti diversi. Mi serve a provare a relativizzare il mio punto di vista e a cercare di mettermi nei panni di chi ha una storia diversa dalla mia.
Questo reportage di Francesco Erbani mi ha fatto riflettere sul fatto che non tutti coloro che sono nati in Italia come me hanno le stesse opportunità basilari che ho avuto io, per imparare a leggere e scrivere per poter esercitare i diritti fondamentali ed essere indipendenti.
Ammetto che, nel 2020, mi sembra davvero difficile da accettare.
Reportage completo, che vi consiglio di leggere, a questo link https://www.internazionale.it/reportage/francesco-erbani/2020/02/10/italia-analfabetismo
Consulente, Coach e Conferenziere: Empatia e Comunicazione Non Verbale per il Benessere Personalle e Professionale - Cultura d'Impresa e Brand - Passaggio Generazionale e Mix Generazionale - Creatività Quotidiana
4 anniGrazie Sara. Oggi, con i livelli di abbandono scolastico, l'analfabetismo di ritorno, una sorta di massimizzazione dell'ignoranza, l'idea dell'inutilità dello studio con il mito degli slogan al posto dei ragionamenti, degli influencer, dei talent show ecc., il Paese rischia molto: un rischio più profondo di quello economico. Il rischio dell'isolamento culturale.