“La magia delle parole”

“Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola.  A volte ne scrivo una e la guardo, fino a quando non incomincia a splendere”.                   Emily Dickinson

Suoni articolati che hanno il potere di mettere in comune il senso delle cose, creare ponti tra le persone; oppure, a volte, di creare distanza. Sono forze potenti a disposizione degli esseri umani, che possono scegliere se usarle in modo costruttivo o come proiettili.

Anche gli animali comunicano con i suoni, ma solo l'uomo ha costruito un sistema fonetico, con segni e regole grammaticali che fanno del linguaggio un grattacielo con migliaia di mattoni, uno diverso dall'altro.

Da quest'universo di segni che hanno un senso, - i significati -, si sono generate le idee, le narrazioni, la storia e migliaia di anni di cultura. Senza linguaggio, dunque, niente cultura. Anzi, senza le parole, non saremmo neppure capaci di pensare, cioè di mettere insieme e di confrontare significati diversi.

Veramente le parole brillano, a volte. Hanno energia e potenza nella loro capacità di aiutare, guarire, ferire, danneggiare.

Carl R. Rogers, psicoterapeuta americano definito rivoluzionario per le innovazioni portate nel mondo accademico della psicologia, ha dedicato molto tempo a riflettere sul potere delle parole, al punto di individuare nella comunicazione efficace uno dei due pilastri dell’approccio evolutivo da lui creato, il Counseling. Il secondo pilastro è fatto dagli aspetti relazionali; comunicazione e relazione sono inscindibili, uno implica l’altro ed entrambe hanno a che fare sia con il mondo esterno, sia con quello interiore delle persone.

Tutto questo rimanda alla funzione del Counseling: accompagnare l’essere umano, che di suo é portatore di risorse, conoscenza, volontà e capacità di scelta, nella realizzazione del proprio principio attualizzante, fatto anche di definizione e determinazione di se. Il professionista di Counseling non aggiunge nulla a ciò che c’è, si mette in ascolto e al servizio della persona affinché possa superare ciò che impedisce l’espressione autentica del proprio potenziale.

In questa visione, e nell’approccio stesso, si colloca l’attenzione che C.R.Rogers ha posto su dieci qualità umane in particolare, identificandole come quelle che fanno la differenza. Quella di oggi merita un posto speciale, anzi un posto d’onore.

Dalla Treccani: integrità = qualità dell’essere integro, completo; integrità personale = linguaggio e comportamento che esprimono il sistema valoriale.

In questa qualità non c’è solo un rimando all’etica, c’è anche molto della mindset, cioè agli atteggiamenti con i quali approcciamo alle cose. C’è quindi una domanda fondamentale da porsi: come realizzare ed esprimere la propria integrità, in quale modo, con quali attitudini?

E’ integro chi tendenzialmente separa, divide, discrimina, sia nel mondo dentro di se sia in quello esterno? La risposta è istintiva.

E’ necessario fare i conti con un software sofisticato, la mente umana, che deve separare gli aspetti della realtà per conoscerli, classificarli, farli diventare memoria ed esperienza; un processo necessario che ha bisogno di consapevolezza e d'integrità. Come? Utilizzando meno le categorie e le classificazioni, in particolar modo riguardo a ciò che ci definisce; prendendo distanza dai modelli monotematici, essere forti/essere perfetti, per esempio; ampliando la mente a nuove possibilità sui noi stessi, gli altri, il mondo; camminando nella vita con cura e attenzione.