"La mia battaglia per le persone sorde"

Fonte: Il Resto del Carlino del 7 otobre.


FERMO. In un mondo percepito con gli occhi, una vita vissuta senza suoni ma con le stesse emozioni di tutti. Le persone sorde possono avere una vita piena,

con qualche difficoltà ma senza limitarsi, provando ad aprirsi e ad uscire dall'isolamento. La battaglia per i diritti delle persone sorde viene portata

avanti dall'Ente nazionale sordi, nato in Italia negli anni '30, a difendere le possibilità di chi non sente, nel Fermano il gruppo provinciale è arrivato

da pochi anni, dal 2012 la guida è di Virginia Basili, sorda dalla nascita, ma con una vita piena, tanti anni di lavoro in ambito sanitario, tanti amici

e sentimenti vissuti. «L'ente sordi - spiega - ha dovuto lottare per qualunque cosa, per dare ai sordi la possibilità di prendere la patente, di studiare,

persino sposarsi era proibito in un passato nemmeno tanto lontano. Il percorso passa proprio per un cambiamento culturale, per una percezione diversa della

problematica della sordità. Noi lavoria mo per i diritti delle persone, io vorrei che tutti avessero una vita piena e felice, come la mia». Nel Fermano

sono almeno 120 le persone sorde, ma secondo Virginia ce ne sono anche di più: «Il problema è che si fa fatica ad uscire dall'isolamento, chi ha un figlio

sordo tende a rinchiudersi, ad avere paura e quasi a vergognarsi, come se fosse qualcosa di sbagliato. Noi siamo molto impegnati contro lo stigma, a far

capire che ci sono tante possibilità, che i bambini a scuola hanno diritto a un supporto, che possono avere un assistente alla comunicazione, che si ha

diritto ad una pensione sociale, che si può superare ogni ostacolo. Solo che manca l'informazione, le famiglie non sanno ancora bene a chi rivolgersi,

c'è chi rifiuta l'approccio con la lingua dei segni e preferisce puntare sulla lettura del labiale. Noi vorremmo dire a tutti che ci siamo, che siamo a

disposizione, che insieme si è più forti e si supera ogni difficoltà». L'ENTE nazionale sordi ha sede a Fermo n ella casa delle associazioni, in via del

Bastione, da poco si è rinnovato il direttivo con Virginia presidente, vice presidente Fabrizio Lunini, consigliera Rosa Apuzzo. Si organizzano corsi di

primo livello di lingua dei segni, spiega ancora Virginia: «Sarebbe bello se ad esempio gli insegnanti di sostegno sentissero la necessità di formarsi

in questo senso. Ma il nostro obiettivo, anche a livello nazionale, è che si arrivi al riconoscimento della lingua dei segni per tutti, per aprire davvero

la comunicazione a tutti. L'Ens lavora per i diritti e per i servizi, per le famiglie che hanno delle fragilità». Nel giorno nazionale dedicato alle persone

con sordità il Ministro dell'interno Matteo Salvini si è esposto proprio in questo senso, perché la lingua dei segni sia un diritto per tutti, perché si

faccia attenzione ai diritti per tutti.

I contatti dell'ENS di Fermo per chi ha bisogno son:o www.fermo.ens.it, email: fermo@ens.it,

telefono 348.052 44 79.


di Angelica Malvata

Stefano manzi

Dipendente INAIL in modalità ibrida, ed in parallelo protagonista di interazioni e collaborazioni stimolanti e vitali col mondo del sostegno scolastico e pedagogico.

6 anni

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