La partecipazione italiana a Horizon 2020 una grande (mancata) opportunità

La partecipazione italiana a Horizon 2020 una grande (mancata) opportunità

Credo sia interessante rilevare, prima ancora di prendere posizioni antieuropeiste, che nel settennato 2014-2020 l'Europa ha messo a budget circa 1000 Mld di € (parliamo per tutti i piani di finanziamento non solo quelli gestiti direttamente dalla Commissione UE) che di fatto sono diventati, una enorme "cassa" si disponibilità liquida, per un paese come il nostro dove l'accesso al credito di imprese, famiglie e persino di istituti di ricerca ad alto livello, è estremamente problematico, e dove la propensione all'investimento, alle crescita e all'innovazione sembra restare ferma (a parte qualche micro valore) alla griglia di partenza.

Questo polmone di disponibilità finanziaria sembra essere uno dei pochi elementi sistemici, che agiscono da fattore di bilanciamento, rispetto alla crisi del sistema bancario nazionale; il quale si trova in un momento estremamente complesso e difficile, di radicale rimodulazione del proprio piano industriale e del proprio modello di business. Fa parte della cronaca recente che a vari livelli e per diversi istituti di credito, entro il prossimo anno, sono previsti piani di ristrutturazione del personale che porterebbero all'uscita di circa 17.500 addetti in esubero nel settore.

La tabella sopra riportata evidenzia, come la percentuale di partecipazione italiana ai bandi di finanziamento H2020, ovvero uno dei piani di finanziamento diretto di maggiore cubatura, sia rilevante. La sottomissione di richieste di sovvenzionamento (per inciso in massima parte a fondo perduto) per progetti di ricerca, soprattutto nel settore della ricerca di base, è uno degli elementi di più decisivo peso specifico, nella contribuzione alla quota globale di partecipazione nazionale. Altro discorso è evidenziare il tasso di efficienza di tutto il processo/sistema, sempre per il nostro paese ovviamente, che vede finanziate solo l'11,9% delle richieste effettuate con un incidenza finanziaria del 10,1% (come tasso di successo) e 7,9% come parteciazione al bdg complessivo. Risulta quasi inutile sottolineare, quanto sarebbe fondamentale per il sistema paese, massimizzare la capacità di accedere ai fondi per il prossimo trienno (2018-2020), ma questo evidentemente è un altro discorso.

"APRE ha concluso lo studio sulla partecipazione italiana ai primi anni di Horizon 2020. 

Tale esercizio, avviato d’intesa con il MIUR e con il coinvolgimento e supporto dei Rappresentanti nei Comitati di programma H2020 delle varie configurazioni, vuole essere un contributo per tutti gli attori coinvolti in H2020: mondo scientifico, protagonisti dell’innovazione e soggetti istituzionali. L’obiettivo dell’analisi è contribuire alla definizione di uno scenario nazionale che faciliti una comune riflessione sul programma, evidenziando luci ed ombre della partecipazione italiana e costruendo una comune base per ragionare su visioni, strutture e strumenti del futuro FP9."

 

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