La poesia delle vite storte. Rita e l’elogio di ciò che non combacia.
Rita Levi Montalcini, con il suo Elogio dell’imperfezione, ci ha lasciato un libro che è un atlante di orizzonti umani: una mappa di fragilità, follie e intuizioni. È una storia che prende la forma di una lunga marcia, fatta di piccoli passi, qualche battuta d’arresto, e una manciata di momenti di pura verità. Ed è proprio per questo che oggi è necessario leggerla.
Perché c’è un tempo in cui bisogna fermarsi. E ascoltare.
Nelle parole di Rita si annida qualcosa di potente e attuale: la celebrazione del fallimento e dell’imperfezione come strade maestre verso la realizzazione. Non è un elogio sterile o retorico, non è un semplice andare avanti nonostante tutto: è l’inno sommesso e rivoluzionario di chi sceglie di restare in piedi, mentre il mondo – intorno – spinge a mollare. Rita, con la sua tenacia, ci insegna che i tratti sghembi di una vita vissuta senza paura valgono più di qualsiasi impeccabile linea retta.
Oggi, nel mondo del lavoro, non è diverso. Ci hanno abituato a pensare che tutto debba essere perfetto, chirurgico, una sequenza di numeri che battono il ritmo delle giornate. KPI, report, obiettivi. Successi senza macchia. E poi, è bastato fermarsi un attimo – durante una pandemia, o in un momento qualunque di solitudine – per sentire il peso delle imperfezioni che avevamo spinto sotto il tappeto.
Ed ecco che qui torna lei, Rita, con il suo microscopio stretto tra le mani e la sua camera da letto trasformata in un laboratorio. Non era preparata, non era brillante come altri, non era nemmeno sicura che quella strada sarebbe stata la sua. Ma ha scelto di farlo lo stesso, con la grazia di chi accetta il proprio limite e la forza di chi osa sfidarlo. Lì dove il mondo chiedeva di vergognarsi e arretrare, lei ha scelto di guardare, osare e tentare.
E allora viene da chiedersi: quante volte, nel nostro lavoro, abbandoniamo la strada giusta per paura di fallire? Quante volte non osiamo portare un’idea fuori dalle righe, perché temiamo di essere giudicati? Rita Levi Montalcini ce lo ricorda con una dolce fermezza: è la follia – quella sana e visionaria – a muovere il mondo.
Scriveva Erasmo da Rotterdam:
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Non vergognarsi mai e osare tutto: pochissimi sanno quale messi di vantaggi ne derivi.
È questo il cuore del suo insegnamento, che oggi suona quasi come un appello per le nostre vite professionali: non aspettare che tutto sia perfetto. Inizia. Fallisci, se serve. Non fermarti alle piccole mansioni che sembrano non portare frutto, non lasciare che l’imperfezione diventi un alibi per non agire. In azienda, nelle relazioni, nella creatività, è lo spazio dell’errore che genera la possibilità del nuovo.
È così che Rita trasformò uova di cascina in esperimenti pionieristici, uno spazio domestico in un laboratorio di speranza, e il fallimento in una scoperta che le valse il premio Nobel. La sua è una lezione che si intreccia con l’oggi: con i professionisti che cercano un senso oltre i numeri, con chi sa che la propria voce conta più della paura di stonare, con chi vede nella collaborazione la possibilità di costruire qualcosa di più grande.
Per questo è urgente leggere Elogio dell’imperfezione. Per ritrovare quella “follia buona” che serve nei momenti di stallo, per riconoscere che le nostre fragilità non ci rendono inadeguati, ma ci ricordano che siamo umani. In questo mondo aziendale che a volte si dimentica di esserlo, lì è il punto di svolta: dove il fallimento incontra la creatività, e l’imperfezione si trasforma in capolavoro.
È tutto qui: Non vergognarsi mai e osare tutto. Sembra follia. Ma è la sola cosa che ci tiene vivi.
Marianna Porcaro
Producer - FilmMaker - Comunication - Storyteller - Direttore Artistico VITERBOshort -
1 settimanaDa sottoscrivere in toto
Sr. Customer Solutions Manager | Biomed Operations | MedTech | LifeScience | Non profit LILT association Fund Raiser | DEI Ambassador | Nerd and gamer | Belonging to disability categories pursuant to law 68/99
1 settimanaSe tutto andasse per il verso giusto che divertimento ci sarebbe! 🤷☺️🦾
ꜱᴏᴄɪᴀʟ ᴍᴇᴅɪᴀ ᴍᴀɴᴀɢᴇʀ - ᴄᴏɴᴛᴇɴᴛ ᴄʀᴇᴀᴛᴏʀ - ʙʀᴀɴᴅ ᴍᴀɴᴀɢᴇʀ - ᴇ-ᴄᴏᴍᴍᴇʀᴄᴇ ᴍᴀɴᴀɢᴇʀ - ᴀᴜᴛʜᴏʀ
1 settimanaSiano benedetti i Visionari.