La psicologia dei soldi – seconda parte
Il più grande rischio non è la recessione o l’inflazione. È l’emozione
Come promesso, eccomi con le altre cinque regole che ho estratto dalla lettura del libro “La psicologia dei soldi” di Morgan Housel.
Lezione numero cinque: risparmiare. L’accumulo di ricchezza ha poco a che fare con il reddito o i rendimenti degli investimenti, ma ha moltissimo a che fare con la capacità di risparmio. Se ci pensi, il tuo risparmio è l’unico fattore che puoi controllare totalmente e che ha il cento per cento di probabilità di avere successo. Consideralo come una polizza di assicurazione contro l’inevitabile rischio che la vita ti possa sorprendere proprio nel momento peggiore. Si può risparmiare per una finalità specifica, ma si può risparmiare anche senza un obiettivo. Questo ti aiuterà a cogliere le migliori occasioni quando queste si presenteranno.
Ogni piccola cifra risparmiata oggi è come prendere un momento nel futuro che sarebbe appartenuto a qualcun altro e restituirlo a te stesso.
Lezione numero sei: mantenere un margine di sicurezza. Per guadagnare bisogna correre dei rischi, ma non vale mai la pena di rischiare tutto. Mantenere una riserva di liquidità protegge nei momenti di difficoltà e ci permette di restare investiti abbastanza a lungo perché i rischi corsi possano dare i loro frutti. Anche quando si pensa di aver ragione al punto di essere disposti ad investire tutto il denaro di cui si dispone, bisogna sempre tenersi un “margine di errore”.
Lezione numero sette: nessun pasto è gratis. Ogni cosa ha un prezzo e spesso il segreto è semplicemente capire se siamo disposti a pagarlo. Purtroppo, il prezzo di molte cose non è evidente finché non le sperimentiamo personalmente. I rendimenti del mercato non sono mai gratuiti. Esigono che paghiamo un prezzo. Il prezzo è la volatilità, la paura, il dubbio, l’incertezza e il rimpianto: tutte cose facili da sottovalutare finché non ce le troviamo davanti. Trova il prezzo e poi decidi se sei disposto a pagarlo.
Lezione numero otto: diffida delle previsioni. Ne ho parlato più volte. Economia e investimenti sono settori caratterizzati dall’incertezza e i loro andamenti dipendono molto spesso da decisioni non sempre riconducibili a formule matematiche. Il mondo è in continua evoluzione e benché sia nella natura umana cercare di dare una spiegazione a tutto, i grandi eventi accadono all’improvviso e le previsioni possono fare più male che bene perché danno l’illusione della prevedibilità. “il rischio è ciò che rimane quando credi di aver pensato a tutto” (C. Richards).
Lezione numero nove: attento alla seduzione del pessimismo. Il pessimismo suona più intelligente e più plausibile dell’ottimismo. Dite a qualcuno che andrà tutto bene e probabilmente vi guarderà con sospetto. Ditegli che è in pericolo e avrete tutta la sua attenzione. In finanza è lo stesso. Il settore è popolato da profeti di sventura. Quando il mercato sale, in pochi ne parlano, ma quando è in calo, proliferano i dibattiti per cercare una spiegazione. Nei mercati finanziari una crescita del 140% in sei anni può passare inosservata, mentre un calo del trenta per cento in sei mesi riempirà le pagine dei giornali.
Gli ottimisti, invece, non sono coloro che pensano che andrà tutto bene, quelli sono gli arroganti. L’ottimista è colui che pensa che le possibilità di un buon risultato sono sempre a suo favore, anche qualora dovesse incontrare ostacoli lungo la strada.
Mettere in pratica queste regole nei prossimi giorni:
Se vorrai avere successo negli investimenti, ti basterà mettere in pratica queste regole nei prossimi giorni.
Consigliati da LinkedIn
· Inizia a gestire i tuoi soldi in un modo che ti aiuti a dormire di notte.
· allunga l’orizzonte temporale. Il tempo è il motore più potente negli investimenti.
· Non interrompere mai l’interesse composto
· Misura i tuoi risultati osservando l’intero portafoglio e non i singoli investimenti.
· Risparmia
· Trova il prezzo e poi decidi se sei disposto a pagarlo
E ricorda, non esiste una soluzione giusta per tutti: esiste solo la risposta che funzione per te.
Vuoi sapere cosa funziona per me?
Io mi ritrovo moltissimo nella definizione d’investitore che l’autore dà di sé stesso, ovvero “un investitore ottimista che confida nella capacità del mondo di generare crescita economica nei prossimi vent’anni e che quella crescita economica andrà a beneficio dei suoi investimenti”.
Se vuoi approfondire i temi trattati in questo articolo, puoi recuperare il libro edito da Hoepli. Se, invece, vuoi un aiuto per diventare un investitore migliore, scrivimi a filippo@montainafilippo.it
Psicologa Del Benessere &Coach, Ideatrice: Selezione Orientata alla Persona
1 annoQuando ti leggo mi immergo nei tuoi scritti. Hai la capacità di portare dentro il lettore. Direi una bellissima capacità. Complimenti 😀