La realtà virtuale può cambiare la formazione aziendale?
Mentre in molti discutono sui tassi di adozione della realtà virtuale (VR), chiedendosi se davvero cambierà il modo in cui comunichiamo, impariamo, lavoriamo e viviamo, questa tecnologia si sta facendo sempre più spazio nel presente. Le aziende hanno iniziato a vedere la VR come uno strumento capace di portare valore in moltissimi settori: tra questi marketing, progettazione e soprattutto formazione. Molto presto potremmo trovarci ad indossare un visore per imparare ad utilizzare macchinari, migliorare le nostre soft skills, affrontare situazioni potenzialmente pericolose, accrescere la nostra produttività o gestire il prossimo colloquio a distanza.
Ma perché la VR?
Grazie all’uso di un visore, la VR immerge l’utente in ambienti simulati, costruiti a tavolino, creando la percezione di vivere un’esperienza quasi reale. Questo permette di aumentare il livello di coinvolgimento e di assimilare le informazioni con un’efficacia di 3 volte superiore rispetto a qualsiasi altro strumento multimediale. È provato che l’apprendimento “esperienziale” (il cosiddetto learn by doing) sia il metodo di formazione più performante.
Ma quali sono i vantaggi?
Riduzione di costi e di rischi, risparmio di tempi, maggiore efficacia: grazie alla VR le persone possono essere formate in qualsiasi parte del mondo, senza doversi spostare, in un ambiente completamente sicuro e senza la necessità della presenza fisica di un formatore. Oltre a ciò, l’esperienza può essere ripetuta all'infinito, finché il messaggio non viene completamente assimilato. Questo permette di semplificare l’inserimento di nuove figure in azienda, l’acquisizione di nuove competenze e di velocizzare i processi di produzione interna.
Come può essere utilizzata?
Migliorare le competenze e le soft skills
Molte abilità personali, essenziali in diversi contesti lavorativi, richiedono pratica per essere migliorate. La realtà virtuale offre ai dipendenti la possibilità di esercitarsi in uno spazio sicuro e di migliorare le proprie capacità e le proprie reazioni emotive. Abilità come il parlare in pubblico, gestire una vendita commerciale o fare networking sono essenziali per l’operatività di un’azienda, e anche se non vengono insegnate sui banchi di scuola, sono molte le aziende che ne fanno richiesta.
La VR permette di andare a colmare questa lacuna e far apprendere ai dipendenti diverse competenze. Attraverso simulazioni realistiche, il dipendente può trovarsi a dover gestire una presentazione in pubblico, una trattativa, una riunione determinante e rispondere di conseguenza, ricevendo dei punteggi o dei consigli per migliorare. In questo modo l’azienda può valutare lo sviluppo personale e le soft skills della propria forza lavoro.
Ridurre il rischio
La realtà virtuale è il metodo di apprendimento ideale per situazioni di difficoltà, che possono mettere a rischio la persona. Senza questo strumento, i dipendenti devono utilizzare l’immaginazione, cercando di prevedere situazioni di pericolo e la loro conseguente reazione. Si pensi ad esercitazioni delle forze dell’ordine o di pompieri, ad operazioni chirurgiche, interventi tecnici in situazioni complesse, azioni da compiere in caso di terremoto o incendio in azienda: tutte situazioni che non possono essere testate nella realtà, ma solo immaginate.
La VR permette di ricreare una simulazione realistica, senza che la situazione debba verificarsi realmente. L’ambiente virtuale consente lo sbaglio, permettendo di trasformarlo in apprendimento, andando a ridurre così la probabilità di errore nel mondo reale. E questo è fondamentale quando il costo dell’errore potrebbe essere una vita.
Migliorare la produttività
Velocizzare i processi di lavorazione, semplificare il processo d’inserimento di un dipendente: sono solo alcuni dei vantaggi che la VR permette di acquisire e aziende come DHL, Hilton, Ford, Wallmart stanno già utilizzando questa tecnologia per la formazione del proprio personale.
DHL ha creato una piattaforma VR capace di istruire i dipendenti alla corretta metodologia di carico e scarico dei pacchi, in modo da riuscire ad ottimizzare lo spazio necessario e quindi i costi di trasporto e di magazzino, il tutto su scala globale. DHL desiderava inoltre fornire una formazione interattiva e diversificata che la sua forza lavoro avrebbe trovato stimolante, al fine di andare a migliorare i tassi di fidelizzazione e coinvolgimento complessivo dei dipendenti. Il risultato? Un significativo risparmio dei costi (meno spazio necessario, minor numero di trasporti, ridotto spostamento delle persone per la formazione), dei tempi (maggior efficienza nell’immagazzinamento, maggiore velocità nell’inserimento di nuove figure), un livello di coinvolgimento dei dipendenti senza precedenti, prestazioni migliori, riduzione dei costi di formazione, riduzione delle emissioni di CO2.
Hilton, la celebre catena alberghiera, utilizza la realtà virtuale per trasmettere al proprio personale una nuova abilità: l’empatia. Migliaia di dipendenti, sparsi in tutto il mondo, utilizzano la VR per imparare a gestire la complessità delle operazioni alberghiere in un ambiente controllato: possono visitare tutti i dipartimenti della catena dell’ospitalità e vestire i panni dei loro colleghi, per imparare cosa significhi lavorare come addetti al servizio in camera, alle pulizie, alla cucina o alla reception. In questo modo diventano più consapevoli del lavoro svolto da ognuno e di come ogni azione può incidere sul lavoro di tutto il team. Ma con la VR hanno anche la possibilità di mettersi nei panni di cliente frustrato e vivere diversi scenari: un lento servizio di ristorazione, una sala riunioni allestita in modo improprio, una chiave digitale non funzionante, un processo di checkout troppo elaborato e una macchinetta del caffè rotta. Con oltre 6.000 hotel e resort in 119 paesi e territori, Hilton ha affrontato una sfida logistica educando tutto il team aziendale a quelli che sono i punti fondamentale dell’esperienza alberghiera. Con questa tecnologia ha ridotto la formazione in aula da quattro ore a 20 minuti, fornendo uno strumento di formazione continuamente aggiornabile, anche a distanza. Grazie alla VR i membri del team Hilton possono guardare negli occhi un ospite scontento o un collega e dire: “Capisco come ti senti”.
Ford utilizza la realtà virtuale per consentire ai propri dipendenti di collaborare su progetti 3D da remoto e in tempo reale. Una volta indossato il visore i designer e gli ingegneri possono progettare i nuovi modelli di auto in un ambiente virtuale condiviso, modellando, colorando, ridimensionando e spostando i file 3D. La sua forza? Semplifica e velocizza la progettazione, fornendo una percezione realistica di quello che potrà essere il risultato finale. Inoltre permette a più persone, dislocate in diverse parti del mondo, di collaborare in tempo reale su un unico file, con un unico linguaggio intuitivo e facilmente condivisibile anche con il cliente. La piattaforma annulla la necessità di un processo di progettazione 2D iniziale, consentendo ai progettisti di lavorare con un modello 3D fin dall’inizio.
Walmart ha introdotto la realtà virtuale nel mondo della formazione e dello sviluppo dei dipendenti utilizzando la tecnologia per aggiornare la formazione presso le Walmart Academies a livello nazionale. L’azienda ha fornito visori Oculus Go a tutti i negozi negli Stati Uniti per offrire lo stesso livello di formazione a oltre 1 milione di dipendenti, una sfida unica. In questo modo i dipendenti possono avere accesso alla stessa formazione che i loro manager e responsabili di reparto svolgono nelle Accademie. Esistono già più di 45 moduli che formano il personale sull’utilizzo delle nuove tecnologie o sull’acquisizione di competenze trasversali come empatia, gestione del servizio clienti e conformità della merce.
Gestire le nuove assunzioni
La realtà virtuale può essere utilizzata anche per migliorare il processo di reclutamento e avviamento del personale all’interno di un’azienda. Utilizzando un simulatore di colloqui, i professionisti e i manager delle risorse umane possono esercitarsi a porre domande ai potenziali candidati, gestire le risposte alle domande più comuni e capire il modo più efficace per individuare le competenze necessarie, ma anche eventuali segnali di avvertimento. E questo per quanto riguarda il processo di assunzione.
Ma la realtà virtuale può essere un ottimo alleato anche all’avviamento del nuovo personale. La formazione iniziale è il primo contatto che il dipendente ha con l’azienda, il momento in cui viene creata la cosiddetta prima impressione. Un’azienda senza un efficace processo di inserimento ha maggiori probabilità di avere livelli di fidelizzazione e produttività inferiori. La realtà virtuale può migliorare notevolmente questo processo e renderlo più efficiente e divertente. I nuovi dipendenti possono ricevere un’introduzione all’azienda, fare un tour virtuale dell’edificio, visualizzare più sedi aziendali, incontrare i vertici dell’azienda e molto altro ancora, il tutto comodamente da casa loro, prima ancora che entrino in ufficio.
Ma quali sono le barriere alla diffusione della realtà virtuale per la formazione aziendale?
Nonostante l’utilizzo della realtà virtuale per la formazione aziendale garantisca molti vantaggi, esistono ancora ostacoli alla sua adozione. Il costo a breve termine dell’implementazione della formazione in VR, dato dall’acquisto dei visori e dal costo di sviluppo dell’esperienza, può essere superiore al costo dei metodi tradizionali. Oltre a ciò la VR è percepito ancora come uno strumento complesso, che le generazioni più anziane potrebbero essere riluttanti ad adottare.
E quale sarà il futuro?
Man mano che le aziende capiranno che introducendo la VR potranno ridurre i costi sa lungo termine, risparmiare tempo, massimizzare i risultati, ridurre i rischi e migliorare le performance e la soddisfazione dei loro dipendenti, anche i manager più cauti si convinceranno e probabilmente vedremo la formazione VR diventare uno standard.
I millennial oggi rappresentano una percentuale crescente della forza lavoro e le aziende dovranno adattarsi ai loro comportamenti, stili e metodi di formazione preferiti, sempre più focalizzati sulla tecnologia e la dislocazione geografica.
La formazione aziendale rappresenterà un passo importante verso l’adozione di massa da parte dei consumatori della realtà virtuale, portando sempre più l’attenzione sul fatto che la VR non è solo uno strumento dedicato al mondo dell’enterainment, ma uno stumento capace di generare valore anche per enti, aziende e associazioni.
Hr Training specialist e politiche attive per la formazione presso RDG Consulenza, Formazione & Sicurezza
4 anniArticolo davvero interessante e ben dettagliato, complimenti. Mi sono permessa di ricondividerlo sulla mia bacheca poiché lo trovo davvero ben costruito ed esaustivo, spero non le dispiaccia. La realtà virtuale così come la realtà aumentata sono tecnologie che in altri paesi stanno prendendo piede velocemente poiché si prestano bene alla formazione del personale di diversi settori e alla cura di patologie in ambito sanitario. Dopotutto, strumenti come la realtà virtuale sono stati inizialmente utilizzati per la formazione, a partire dalla formazione dei militari, per poi espandersi all’ambito medico e a tutti gli altri. Rappresentano il futuro e richiedono un investimento, pertanto, mi chiedo quanto tempo ci metterà l’Italia ad adottare queste metodologie d’oro.
Acceleratore di competenze relazionali | Autore | Giornalista | Docente | Cintura nera di Neurolinguistica, Neuroleadership e Public Speaking
4 anniBeh, trovo sia una delle proposte più sensate ed azzeccate tra le molte lette in questo periodo! Riusciamo a sentirci Manuel? Dovresti avere il mio numero 😉