La Sciarpa, compagna ideale per l'inverno
Questa mattina ho scorto un timido sole e solo uscendo di casa, mi sono reso conto che è una giornata fredda: l'autunno è arrivato. E' giunto il momento di iniziare a fare il cambio dell'armadio sù le cose leggere, giù i capi più pesanti; con soddisfazione riordino i capi invernali passando in rassegna le mie sciarpe; compagne fedeli delle umide e fredde mattinate. La mia più amata: la Burberry's in puro cashmere, si con la 'S apostrofata finale, tanto per ricordarvi quanti anni ha.
Eroina dei capi per le stagioni da ora solare, la si indossa per proteggere il collo dagli attacchi del freddo, del vento e delle intemperie.
La sciarpa è un accessorio di abbigliamento che accompagna l’uomo nel corso dei secoli forse da più di 2500 anni: sappiamo che, nei pressi del monte Li nel nord della Cina, le statue dei guerrieri in terracotta, che da duemila anni fanno la guardia alla tomba dell'imperatore cinese Qin Shi Huang utilizzano sciarpe annodate al collo.
Nel tempo, ha avuto innumerevoli usi: dalle connotazioni di origine religiose alle finalità legate alla pulizia. Troviamo le prime pseudo sciarpe nella Roma antica , originariamente in canapa chiamata sudarium, che tradotto dal latino significa “panno per il sudore”: la sciarpa veniva indossata legata alla vita dell’uomo e utilizzata principalmente per asciugarsi dal sudore, oppure nei giorni più caldi avvolta intorno al collo.
Sulla colonna Traiana, a Roma, si possono vedere i soldati legionari romani che indossano il focale in lino o canapa, usato sia per evitare le escoriazioni causate dallo sfregamento della lorica (la corazza che copriva il petto), oppure in lana per riparare la gola, le spalle e a volte anche la testa ai soldati delle legioni, inviati nelle fredde terre del nord: Gallia, Germania e in Bretagna.
Il derivato della sciarpa nel contesto religioso è l'amitto; indumento sacro di tela (0,70 x 0,80), da porsi intorno al collo e sulle spalle, munito di fettucce per legarne i capi. Si presume che le sue origini, risalgono sempre al periodo dell'antica roma, alcuni lo identificano con il focale o sudarium dei romani, utilizzato poi dai primi cristiani nelle catacombe. Altri lo vedono derivare dall'amalario; capo obbligatorio negli Ordines Romani (raccolta di rubriche cerimoniali non di preghiere) utilizzato dai monaci fin dal VI secolo. I monaci stringevano la tunica intorno al corpo per aver libero l'esercizio delle braccia nelle funzioni liturgiche.
Nel medioevo, l'esercito di Carlo Magno, che ha portato i Franchi a conquistare una vasta parte dell'Europa occidentale, era dotato di una bandoliera che normalmente portavano al collo. I Franchi la chiamavano “skerpa”. Tuttora in Francese moderno, questo pezzo di stoffa da portare al collo si chiama echarpe. Nasce così il termine ufficiale di questo manufatto.
Nel nostro Paese nasce come simbolo storico. La sciarpa azzurra emblema delle nostre forze armate, la sua storia ha origini lontane; addirittura al 1366. Amedeo VI di Savoia volle che sulla sua galera ammiraglia sventolasse, accanto allo stendardo rossocrociato in argento dei Savoia, anche una bandiera azzurra in omaggio alla Santissima Vergine. Da quel momento, gli Ufficiali portarono annodata in vita una sciarpa azzurra. Il Duca Emanuele Filiberto di Savoia nel 1572 emano una disposizione rendendone obbligatorio l'uso per gli Ufficiali, diventandone il principale contrassegno di grado dell’Ufficiale. Solamente il 9 ottobre 1850, la sciarpa azzurra diventò un distintivo di servizio e non di grado. Usata tuttora, la sciarpa azzurra, è simbolo distintivo degli Ufficiali delle forze armate Italiane; motivo di merito di una origine antica, ineguagliata in tutti gli eserciti.
Dalla fine del XIX secolo in Europa, col diffondersi del fenomeno del dandismo molti uomini si avvicinarono a questa nuova tendenza; affermando l’accessorio sciarpa come moda.
Nella prima guerra mondiale gli aerei fecero il loro debutto. Hai piloti dell'aviazione, veniva dato in dotazione: un giaccone sheepskin in montone color marrone rovesciato pelle, il casco di cuoio, gli occhialoni e la famosa sciarpa bianca; usata non solo come protezione dal vento e dalle intemperie, ma anche come bavaglio per la protezione dei fumi emanati dal motore ad elica.
La sciarpa si è evoluta fino a diventare nei nostri giorni, un accessorio indispensabile: sia per la sua naturale funzione, che per rendere unico il nostro look. Il segreto per usarla in tutte le occasioni è la scelta della composizione (tessuto) e come indossarla.
Raffinata, in cachemire, oppure in seta, per una serata a teatro o un ricevimento esclusivo. Annodata con un giro moderno: uno dei modi più semplici per indossare la sciarpa. Basta fare un giro intorno al collo e lasciare le due estremità adagiarsi sul davanti.
Sciarpe in lana grossa e vaporose, degradè o intrecciate: con stampa optical o animalier, per un outfit fashion casual. Indossata con un nodo Parigino o Europeo: piegate in due la sciarpa, appoggiatela sul collo e infilate le due estremità nel buco che si è creato nella piega della sciarpa. Sistemate la parte che tiene ferma le due estremità al centro et voilà!.
Nodo a doppio giro: semplice e veloce ideale per sciarpe lunghe. Avvolgiamo la sciarpa due volte intorno al collo cercando di lasciare i due lembi pendenti in proporzione. Giro a tartaruga: arrotolatela tutta intorno al collo. Nascondete poi i due lembi all’interno del giro della sciarpa.
La sciarpa non dovrebbe essere indossata solo come indumento protettivo durante i freddi mesi invernali, ma come accessorio complementare, che giustamente abbinato darà al vostro modo di vestire un tocco in più.
Sergio Cairati
fotografo
9 anniAntonella 👑 Gargiulo......fra un po'....anche i guanti e il berretto di lana........ : ))
Building Facility Specialist & Mobility Management @VWFSIT
9 anniGreat !!