La Scuola uccide la CREATIVITÀ(?)
Riflessioni tratte dal talk di Sir Ken Robinson a TED Talks
Da buon "markettaro" mi sono subito fatto incuriosire dal titolo di questo talk del 2006 e sin dalle prime battute ne sono rimasto entusiasta, vi racconto perché:
1. La creatività è importante come, se non di più, dell'alfabeto e dovremmo trattarli alla pari!
Nelle scuole di tutto il Mondo esiste una gerarchia delle materie che vengono insegnate.
Al primo posto troviamo sicuramente le scienze matematiche e lingue, poi vengono le discipline umanistiche e solo alla base di questa piramide immaginaria troviamo le materie artistiche.
Perché?
Dal XIX secolo furono istituite le scuole pubbliche per andare incontro al fabbisogno di competenze dell'era industriale, creando una vera e propria gerarchia fondata sull'idea che le materie più utili da insegnare dovessero essere quelle legate al lavoro.
Cosa ci viene in mente se qualcuno ci dice : " Vorrei fare il musicista" oppure "Sono appassionato d'arte e vorrei trasformare questo mio interesse in un lavoro"?
Sono onesto, io penso subito "ok, ma vedi di cercarti anche un lavoro serio che ti permetta di mangiare!"
Siamo sempre stati abituati a pensare che le materie più "creative" siano anche quelle con meno possibilità di lavoro e carriera... perché da oltre 200 anni la scuola e la società ci dicono esattamente questo!
2. Se non sei preparato a sbagliare, non potrà mai venirti in mente qualcosa di originale!
Qual è la cosa più grave che si possa fare a scuola ? Gli errori!
La scuola ci insegna a limitare (molto!) la nostra creatività per paura di commettere errori ed apparire agli altri come poco intelligenti.
Pensa a che fantastico disegno potresti creare se solo potessi uscire da quei contorni neri stampati sul foglio!
Gli adulti hanno perso la capacità di mettersi in gioco, sono terrorizzati dall'idea di sbagliare e quindi difficilmente riusciranno a pensare a qualcosa di originale.
"Noi non diventiamo creativi con il passare degli anni ma disimpariamo ad esserlo!"
I bambini sono dei geni di creatività, basti pensare al loro modo di giocare e di immaginarsi situazioni, personaggi o luoghi e su questi costruirci delle storie fantastiche partendo da un tappo di bottiglia.
Il tappo che noi vediamo come un "tappo" (ehi, non buttarlo in giro perché poi se no chi lo raccoglie?!?!) per loro potrebbe essere : una barchetta che galleggia, un'astronave volante, un cappello per un omino del lego e una piscina se riempito con acqua.. e chissà quante altre cose!
Giusto questa mattina mio figlio di 4 anni mi ha appiccicato alla mano uno sticker di Flash e mi ha detto : "Papà stai attento che se lo schiacci poi inizi a correre velocissimo, usalo solo quando ti serve perché sei in ritardo!"
3. Nei prossimi 30 anni si laureeranno più persone di quante se ne siano laureate finora in tutta a storia.
Siamo davanti ad una vera e propria inflazione dell'istruzione e del mondo Universitario. Sembra che lo scopo ultimo delle scuole sia formare futuri professori attraverso percorsi di studi che sono, per la maggior parte, indirizzati all'introduzione degli studenti negli Atenei.
"Prima se avevi una laurea avevi un posto di lavoro, se non lavoravi era perché non lo volevi" racconta Ken Robinson. Parole che riportate al giorno d'oggi risultano quantomeno ironiche, non trovate?
Dove per ottenere un impiego in passato era più che sufficiente una laurea, ora hai bisogno di un master o una specialistica.
Le materie che si insegnano oggi nelle scuole e negli atenei preparano veramente gli "adulti di domani" alle professioni del futuro? In parte può darsi, ma la maggioranza dei lavori che si verranno a creare tra una o due decadi probabilmente non avranno alcun punto di contatto con quello che i nostri bambini e ragazzi stanno imparando oggi con grande sforzo.
La soluzione, secondo me?
No, non è non mandare i bambini a scuola ma PREPARARLI AL CAMBIAMENTO!
Non sappiamo come sarà il Mondo tra 20 anni, neppure tra 10 o 5 (chi si sarebbe mai immaginato che un tale Elon Musk avrebbe mandato in orbita una Tesla - macchina di cui non conoscevamo l'esistenza fino a pochi anni fa ??) ma di certo dobbiamo preparare i nostri figli al cambiamento supportandoli nel mantenere intatta la loro creatività e capacità di innovazione e adattamento, solo così potranno essere pronti a reagire positivamente agli innumerevoli cambiamenti che si gli si prospetteranno durante tutta la vita.
Ecco il video integrale di Sir Ken Robinson, saranno 15 minuti ben investiti.
Buona giornata ;-)
Imprenditore seriale e Founder di askjinn.ai
7 mesiFrancesco, Interessante, grazie per la condivisione!
Outsourced CFO & Business Intelligence Consultant - Founder & Trainer @ Finprime Institute ➡️ Follow Me for Finance & Business Intelligence Insights
6 anniVisto il nostro Facebirthday ne approfitto per scrivere due righe sull'articolo. Quanto alla forma non ho nulla da dire e comunque ne sapresti più di me ;). Condivido invece pienamente il contenuto, anche se la scuola per come la conosciamo ora per me è stata una vera illuminazione e tu lo sai. Tutto ciò che sono oggi lo devo alle basi apprese a scuola e poi ci ho messo del mio. Del mio. È qui che entra in gioco la creatività. Non ne ho. Probabilmente in modo più assoluto. Ma mi sforzo tutti i giorni di creare qualcosa che funzioni sempre meglio, e mi riesce piuttosto bene. Le materie e discipline che ho appreso nei miei studi infra ed extra scolastiche hanno aiutato esponenzialmente. Ma cosa sarebbe accaduto se questo favoloso piatto lo avessi condito con un pizzico di creatività. Beh, sarei davvero curioso di scoprirlo! Muovo giusto un esempio. Sono un appassionato di musica rock è la mia sveglia mattutina (nel vero senso della parola), muove il mio spirito nei momenti più duri, energia di fronte alle sfide e quell'enorme entusiasmo per le cose belle. Ma se oltre ad ascoltarla avessi imparato a suonarla? Beh, forse questo la scuola potrebbe insegnarlo: rendere la vita più... Rock!