La seconda guerra dell'energia
Siamo in guerra!
Il periodo che stiamo attraversando si può definire una vera e propria guerra energetica!
Alla fine delle ‘800 ci fu una guerra a livello energetico ma incentrata sulle correnti, dove si contendevano le sorti dell’allora crescente mercato energetico: corrente continua o alternata?
Oggi la guerra riguarda ben altri aspetti!
I motivi dei rialzi sono diversi, non scendiamo nei dettagli tecnici, sarebbe veramente difficile da far comprendere, più di quanto si sia già fatto con i molteplici post e notiziari!
È un problema che riguarda solo l'Italia? italiano? Ahimè, no! È un problema che sta attraversando tutta l'Europa.
Ma non mi riferisco solamente alla scelta nel dover effettuare un’offerta a prezzo fisso o variabile. Certo optare per un prezzo variabile è una strategia che, in un certo senso, può premiare nel tempo!
Diversi sono i consumatori che lo scorso anno si stavamo leccando i baffi quando grazie al prezzo variabile pagavano l'energia a 2/3 centesimi.
Il picco minimo è stato nel mese di Maggio 2020 dove, mediamente, il prezzo dell’energia all’ingrosso era di 2,26 centesimi al chilowattora.
Oggi il prezzo medio per il mese di Agosto 2021 è stato di 11,4 centesimi al chilowattora.
Ben il 504% in più in soli 15 mesi, un trend di crescita impressionante che ci sta portando a fissare un alto record, stavolta in negativo.
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Ma non si tratta solamente di un discorso legato alle bollette.
Se i prezzi non si calmierano, interventi governativi o non, presto in una recessione mai vista nel 21° secolo.
Un aumento cosi dell’energia si andrà a riversare su tutto il comporto produttivo e non, che a sua volta sarà costretto ad aumentare i prezzi di vendita per evitare la bancarotta!
Tornando al discorso relativo alle offerte commerciali, so benissimo come si possono sentire i consumatori finali: da una parte giornali e notiziari che parlano di aumento, dall’altra call-center e portaportisti che propongono di risparmiare, anzi di dimezzare le vostre bollette.
A chi bisogna credere?
Il mio pensiero è che, chi più chi meno, siamo tutti sulla stessa barca.
L’energia viene acquistata all’ingrosso da tutti e pertanto se c’è un prezzo di acquisizione alto, difficilmente potrà esserci un prezzo di vendita inferiore. Almeno che l’azienda decida di effettuare un’acquisizione in perdita, con tutti i rischi annessi e connessi, sia per lei che per i clienti.
Oggi se un fornitore fallisce i propri clienti vengono inviati:
La cosa migliore da fare?
Continuare ad affidarsi al proprio professionista di fiducia, per chi ce l'ha, o incominciare a capire a chi doversi affidarsi, tralasciando le belle sirene (o sirenetti) con il loro irresistibile canto!
Manager presso Business & Energy
3 anniComplimenti Giovanni !!!!