La Sostenibilità come Variabile Strategica

La Sostenibilità come Variabile Strategica

Cosa vuol dire per un'azienda essere Sostenibile

Ormai ogni campagna pubblicitaria, ogni pagina di comunicazione aziendale cita la SOSTENIBIITA’.

Che si tratti di Sostenibilità ESG (Environment Social e Governance) o SDG (Sustainable Development Goals) non è tanto rilevante: come dire, cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia.

L’esperienza sul campo mi dimostra tuttavia come spesso non vi sia piena consapevolezza di cosa voglia dire la parola "Sostenibilità". Si tratta invero di una parola densa, piena, direi “rotonda” e credo che proprio per i il suo vero, completo significato non debba MAI essere strumentalizzata. 

Molti la riconducono essenzialmente al rispetto dell’ambiente, alla riduzione delle emissioni di CO2, al concetto di circolarità delle materie. Sicuramente questo è uno dei significati. Al riguardo la Comunità Europea ha fissato obiettivi ben precisi da raggiungere. Dovremmo ridurre le emissioni di gas nocivi del 40% entro il 2030 e del 100% entro il 2050 raggiungendo la neutralità. Questo non significa che non ci saranno piu" emissioni nocive, ma che si “compenserà” ciò che verrà emesso, neutralizzandolo cioè, ad esempio, piantando alberi o realizzando altro genere di interventi, pagando quindi le spese per la compensazione. Invero non si parla nemmeno piu" di compensazione ma del raggiungimento di un risultato netto positivo perché questo ci consentirebbe di ridurre pian piano, dove possibile una parte del danno che abbiamo già fatto. Quali emissioni dobbiamo prendere a paragone calcolandone la diminuzione? Quelle che avevamo negli anni novanta. Ad oggi siamo arrivati a circa -25%. Quindi grande attenzione alle materie prime, e al relativo sviluppo tecnologico che porterà a materiali sempre più innovativi, riciclabili, meno impattanti, con cicli produttivi e tecniche produttive che ridurranno e ottimizzeranno l’utilizzo energetico, lo spreco di acqua, la gestione dei rifiuti; il ricorso crescente a fonti energetiche rinnovabili; lo studio delle soluzioni di packaging sempre più efficienti, ridotte riciclabili o a minor impatto.

E il fatto che un prodotto sia al 100% naturale non vuol dire nulla, perché per essere sostenibile è necessario comunque vedere “come” si è arrivati alla sua definizione finale e quale sia il ciclo di vita di quel prodotto.

Ma la parola sostenibilità va oltre l’accezione Ambientale. La sostenibilità si esprime anche guardando il modo in cui l'entità aziendale si pone rispetto a tutti i suoi stakeholder. L’azienda è infatti un soggetto vivo, immerso in un contesto ambientale ma inserito anche all’interno di un contesto sociale che opera e crea valore grazie all’intervento umano, in primis dei dipendenti che le permettono quella vitalità. Ecco, un’azienda sostenibile si adopera affinché i propri dipendenti possano sentirsi pienamente parte della stessa, vivendo un ambiente sano, sicuro, inclusivo e rispettoso dei loro diritti. L'azienda inoltre deve essere attenta alla loro crescita personale e professionale. D’altro canto dipendenti più soddisfatti sono anche dipendenti più efficienti e volenterosi. Questa attenzione si esprime attraverso iniziative di inclusione, di varietà di genere, di formazione, di contenimento dei rischi sul lavoro, di welfare integrativo, ecc. 

Il contesto in cui è inserita l’azienda è fatto poi di un tessuto territoriale, economico, sociale, culturale: ecco così che un’azienda Sostenibile si preoccupa anche del suo impatto da questo punto di vista, impatto che non deve più essere di indifferenza o peggio di sfruttamento, quanto di Responsabilità Sociale. Eh si! Quella Responsabilità Sociale di cui già da tanto tempo si parla. Il must non deve essere più soltanto quello del profitto a qualunque costo, ma di un profitto sano, di un equilibrio economico finanziario e patrimoniale che presupponga anche una valutazione di impatto esterno, un profitto che restituisca qualcosa alla collettività. E quindi le aziende si dovrebbero adoperare per mettere in campo benefici per la socialità con iniziative di vario contenuto, in termini di azioni benefiche, di formazione e sensibilizzazione anche in ambito scolastico , di supporto ai bisognosi, di contributi al miglioramento dell’ambiente esterno e dei servizi.

Ma, ancora, la sostenibilità non finisce qui. Un’azienda sostenibile è anche un’azienda ben gestita, con solidi e strutturati sistemi e prassi di gestione, con una Governance basata sulla pluralità, sulla collegialità decisionale che contempli anche una sana diversità di genere. E’ ormai noto come nel nostro paese siamo ben lontani da una parità di genere nei ruoli di comando e di governo, ma le evidenze numeriche emerse dallo studio di CERVED Rating Agency mostrano come, invece, dove questa componente è più equilibrata o addirittura dominante, i risultati siano migliori sotto numerosi punti di vista. L'azienda deve dunque mirare ad un maggior riconoscimento del merito eliminando ogni vincolo, più o meno consapevole, di genere. Questa è una fonte certa di creazione di valore. 

La remunerazione manageriale poi dovrebbe essere legata al raggiungimento di obiettivi chiari di sostenibilità per l'azienda.Un’azienda Sostenibile è inoltre un’azienda che pone al centro l’eticità e la correttezza nei comportamenti decisionali e di business. La non Eticità infatti impatta drammaticamente ed immediatamente sulla Reputation aziendale.

In estrema sintesi possiamo affermare che un’azienda Sostenibile sia di fatto un’azienda in grado di conoscere, governare e quindi controllare tutte le fonti di rischio cui è esposta nella propria operatività limitando quindi i possibili impatti negativi.

Ecco perché il mondo della finanza sta chiaramente spostando i propri metodi valutativi verso questi concetti, differenziando quindi opportunità e costi per le aziende, in base ai livelli di Sostenibilità, oppure determinando, sempre rispetto a questi livelli, le proprie scelte di investimento . Da una parte alcuni operatori finanziari indirizzano le loro opportunità di investimento essenzialmente verso aziende sostenibili, e pretendono che le interessenze in cui siano già presenti lavorino e raggiungano chiari obiettivi di sostenibilità: mirano così ad una riduzione del loro rischio di Business. Dall’altro altri soggetti cercano quelle aziende in cui vi siano concreti spazi di miglioramento aziendale legati alla sostenibilità, perché ciò significa aspettativa di incremento di valore nel tempo, del loro investimento potenziale. Tutto questo letto dal punto di vista dell’azienda porta a questa conclusione: la sostenibilità è uno spazio concreto di crescita di valore per le aziende che se sono sostenibili valgono di più. 

La sostenibilità non è una moda. Sono infatti chiaramente identificabili gli impatti finanziari legati al processo di sostenibilità o alle conseguenze della non sostenibilità. E chi deve valutare un business esistente oppure una nuova iniziativa di business non può non tener conto quindi sia degli impatti legati alla realizzazione del processo di sostenibilità da implementare, sia degli effetti competitivi legati ai diversi livelli di sostenibilità: coloro che sceglieranno i prodotti ed i servizi finali, ed in particolare i compratori di domani, le nuove generazioni, hanno un’attenzione ed una sensibilità molto radicate e sempre crescenti a questo tema. Qualunque azienda ne è dunque impattata. Sia che arrivi direttamente al consumatore finale, sia che sia parte di una filiera produttiva, perché la sostenibilità risale anche la filiera per poter essere valutata nel prodotto/servizio finale. Nessuna azienda può esserne quindi esclusa.

Un passaggio finale determinante: l’azienda sostenibile a cui tendere non è quella che pensa le sue strategie e vi mette dentro la sostenibilità; la vera azienda Sostenibile è quella che pensa le sue strategie in funzione della sostenibilità integrandola pienamente in tutti i suoi processi. E queste storie aziendali sono bellissime da raccontare. Aziende di questo tipo ne ho incontrate alcune e si respira un grande entusiasmo in chi è chiamato a condividerne l’esperienza. Molte altre aziende invece, la maggior parte in realtà, si trovano in una fase iniziale oppure hanno già realizzato talune azioni e messo in piedi certificazioni di vario genere, ambientali o di Governance spinte magari da specifiche esigenze e obblighi settoriali, ma spesso senza avere una visione organica di tutto quanto possa poi ricondursi al concetto di Sostenibilità. Hanno dunque l’esigenza di comprendere prima di tutto, a quale punto del percorso si trovino. Devono poi compiere un percorso che prima di tutto presuppone la forte presa di coscienza da parte della proprietà o della direzione e quindi un mandato interno chiaro e forte. 

Per concludere, credo possa essere estremamente gratificante a livello professionale ed umano, ed io coglierei volentieri la sfida, prendere in mano un’azienda da questo punto di vista e traghettarla verso la piena integrazione della Sostenibilità

Daniela Biscarini

CEO Ewiva | Expert in Digital, Marketing & Entertainment | Entrepreneur | Advisor | Board Member

3 anni

la parola "Sostenibilità" prenderà il posto occupato dall'abusata definizione "Digitale"

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