La storia che ci insegna sempre
La conosci la storia dell’amante preferita di Luigi IVX, il re Sole?
L’ho incontrata per caso e acoltandola ho scoperto una trama davvero interessante utile a molte riflessioni...e ora vorrei condividerne almeno una.
La Favorita era una bella donna, intelligente, fisicamente sana e forte che segue il re anche in battaglia, seppure in gravidanza e magari partorendo a poca distanza: gli darà ben 7 figli.
Nonostante il re fosse ovviamente circondato da numerose belle donne accuratamente selezionate, lei riesce a conquistare un ruolo primario e a farsi considerare indispensabile. Era infatti capace di rendere la vita con lei assolutamente entusiasmante e divertente. Il re, a cui non piaceva annoiarsi, se ne innamorò davvero tanto, se ne trova traccia tra le sue parole scritte e nei suoi munificenti regali, tra cui un castello magnifico e innumerevoli privilegi.
Alla nascita del primo figlio la favorita identifica una donna a cui affidare il nuovo arrivato e in seguito anche gli altri figli.
Per questo incarico la favorita sceglie una donna dal basso profilo, da una personalità apparentemente insignificante e molto cattolica. Insomma il suo esatto opposto. Sarà dunque questa donna a far crescere i figli che la favorita partoriva e di cui in realtà si disinteressava, tanto era focalizzata sul re.
Tra le due donne scorrono emozioni contrastanti, di cui la favorita non si rendeva conto. La governante infatti parteggiava per la sua rivale, la regina, che, presente nelle situazioni ufficiali, era assoltamente isolata in tutte le altre occasioni e per questa ragione era in grande sofferenza.
I figli intanto crescono e la presenza della governante nella vita reale si fa sempre più importante. Il re apprezzava infatti molto, l’impegno profuso verso i suoi figli. Certo, aveva fatto recuperare al primogenito la possibilità di camminare e questo ne aveva sicuramente elevato la posizione.
Il re comincia così a diventare sensibile ai giudizi, valutazioni, considerazioni, molto cattoliche, espresse da questa governante. In modo sottile e costante, giorno dopo giorno questa figura prende sempre più piede e i suoi consigli diventano sempre più determinanti influenzando tutta la vita di corte.
Nel giro di qualche anno ne diventa la nuova amante e, alla morte della regina, la nuova moglie, seppure in segreto, perché il re poteva sposare solo principesse e lei non lo era.
Il declino della favorita è stato ineluttabile parallelamente allo scalare di posizione presso il re della ex governante, tanto che alla sua morte, dopo anni vissuti in monastero, fu impedito ai figli di andare a renderle omaggio.
Ecco questa è la storia che racconta, tra le tante considerazini che si possano fare, come, anche in quel contesto, gli opposti si contengano vicendevolmente e come estremizzando un aspetto poi inevitabilmente si verifichi il suo opposto. Anche se questo, apparentemente, non avrebbe le condizioni per sussistere.
Credo che questa dinamica che sta nell’ordine delle cose, debba essere presa in seria considerazione quando valutiamo le nostre scelte, anche lavorative. Specialmente oggi.