La "Vittima" o il "Carnefice", dove Ti rispecchi maggiormente?
Spesso, siamo molto sensibili ai vizi delle persone che ci circondano, ma molto meno ai nostri, questo è da attribuirsi alla trappola dell'autocompiacimento (self-serving-bias), che ci induce ad ascrivere i successi esclusivamente alle nostre personali qualità e a scaricare, invece, le responsabilità dei fallimenti sugli altri o su circostanze "sfortunate".
Cosa fa scattare in noi questo atteggiamento?
Spesso sono meccanismi cognitivi e motivazionali molto comuni, come ad esempio il desiderio di apparire migliori degli altri e il bisogno di alimentare la propria autostima. Così Matteo Mortellini ordinario di logica e filosofia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, esprime il suo punto di vista in merito all'autocompiacimento e all'ego.
Spesso sottovalutiamo che l'autocompiacimento ed ego sono considerati due ostacoli significativi per mantenere un equilibrio psico-fisico sano.
L'autocompiacimento è uno stato mentale in cui una persona è eccessivamente soddisfatta di se stessa e delle proprie realizzazioni, al punto da non vedere la necessità di migliorare o di affrontare le sfide future. Questo atteggiamento può avere diverse conseguenze negative come: stagnazione personale e professionale, resistenza al cambiamento, perdita di motivazione e calo della performance.
L'ego, inteso come un senso eccessivo di importanza personale e di superiorità sugli altri, può anch'esso essere dannoso per l'equilibrio psico-fisico, creando: relazioni interpersonali difficili, stress e ansia, (in quanto la continua ricerca di riconoscimento e la paura di non essere all'altezza delle proprie aspettative può generare elevati livelli di stress e ansia), isolamento sociale, mancanza di ammissione di fronte agli errori, spesso una persona con un grande ego è difficile che ammetta gli errori, così facendo sarà altrettanto difficile imparare da essi, ostacolando la crescita personale.
Bene, cosa possiamo fare per mantenete un equilibrio psico-fisico sano, contrastando sia l'autocompiacimento che l'ego?
Auto-riflessione: Prendersi del tempo per riflettere su se stessi, sui propri successi e fallimenti, può aiutare a mantenere un senso di realtà e a identificare aree di miglioramento.
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Obiettivi realistici e sfidanti: Stabilire obiettivi che siano raggiungibili ma che richiedano impegno e dedizione può stimolare la crescita e il progresso continuo.
Coltivare l'umiltà: Riconoscere i propri limiti e apprezzare le qualità degli altri può ridurre l'ego e migliorare le relazioni interpersonali.
Accettare feedback: Essere aperti ai feedback, sia positivi che negativi, può fornire preziose indicazioni per il miglioramento personale e professionale.
Praticare la gratitudine: Essere grati per ciò che si ha e per il supporto ricevuto dagli altri può aiutare a mantenere un atteggiamento equilibrato e a ridurre l'autocompiacimento e l'ego.
In conclusione, mantenere l'equilibrio psico-fisico richiede un costante lavoro su se stessi, riconoscendo i propri successi ma anche accettando le sfide e le critiche come opportunità di crescita.
Buon weekend!!!
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