L’ambiente chiede il conto alla moda
Viviamo in un mondo dedito al consumismo e all’usa e getta, la moda non ne è esente. Si parla di sostenibilità ambientale e sociale ma senza prendere in considerazione che oltre all’inquinamento delle auto e dei rifiuti ne esiste un altro ben più silenzioso, è quello operato dalle multinazionali della moda che sfruttano le risorse ambientali e sottopagano gli operai.
Impatto ambientale dei capi di abbigliamento
Si può tranquillamente parlare di sovrapproduzione e sovra consumo come evidenziato dalla House of Commons, specificando di come i paesi occidentali ed industrializzati stiano sostenendo costi ambientali che il pianeta non è più in grado di reggere. Gli impatti ambientali derivano proprio dalla produzione incontrollata e sfruttatrice delle risorse che non presta il minimo interesse verso il prossimo. Bisogna rendersi conto che le emissioni prodotte dal settore tessile contribuiscono al cambiamento climatico in maniera maggiore rispetto a quello aereo e navale. Sembra utopico ma è realtà. La sovrapproduzione di rifiuti tessili ammonta a 300.000 tonnellate di capi dismessi all’anno, che vengono destinati alla discarica o all’inceneritore.
Impatto ambientale dei capi di abbigliamento: azioni utili al cambiamento
È necessario agire introducendo azioni utili al cambiamento sia da parte dei governi che da parte dei privati cittadini. Se i primi allarmati dalla scienza sulla pericolosità della sovrapproduzione e del sovra consumo, hanno attuato incentivi economici per le aziende con produzioni ecosostenibili e hanno legiferato in favore dell’ambiente vietando atteggiamenti pericolosi alla salute della popolazione, i secondi hanno preso parte a manifestazioni per ricordare ai governi che si può fare sempre di più ad esempio collaborando con gli imprenditori e le multinazionali per la gestione delle acque e dello smaltimento rifiuti.
Ecology s.n.c, la mia azienda, sostiene le cause ambientali da anni, non solo a parole, ma offrendo servizi di gestione e smaltimento rifiuti, sgombero, bonifiche e recupero di tutto ciò che potrebbe essere impattante per l’ambiente ma che invece gestito da professionisti nel settore, diventa riutilizzabile.